Mondovì (CN) - Festival dei giovani Musicisti europei

Riparte la rassegna ideata e diretta per molti anni da Lütz Ludemann con sei concerti di grande interesse organizzati dall’Academia Montis Regalis.

Sabato 7 ottobre 2023 alle ore 17 scatterà il Festival dei Giovani Musicisti Europei, storica rassegna concertistica concepita e portata avanti per molti anni dall’associazione Linos Cultura del compianto Lütz Ludemann e dal 2022 organizzata dall’Academia Montis Regalis con la direzione artistica del Maestro Maurizio Fornero.

 

Confermando il collaudato format di una rassegna entrata da molti anni nel cuore degli appassionati di musica del Monregalese, anche quest’anno il pubblico potrà ascoltare alcuni dei giovani musicisti più promettenti del panorama concertistico internazionale, ai quali si aggiungeranno quattro concerti che vedranno protagonista l’orchestra giovanile dell’Academia Montis Regalis, che per l’occasione sarà diretta da quattro noti specialisti del repertorio preromantico.

Nel corso dei sei concerti in programma – uno in più rispetto all’anno scorso – sarà delineato un vasto affresco di tre secoli di storia della musica, partendo dai capolavori barocchi di Johann Sebastian Bach e Georg Friedrich Händel (ospiti fissi di innumerevoli concerti tenuti dall’Academia Montis Regalis in oltre 30 anni) e dalle raffinate sinfonie del Classicismo, per arrivare alle suggestioni romantiche di Ludwig van Beethoven, Robert Schumann e Johannes Brahms e alle brillanti fantasie virtuosistiche dei celebri violinisti Fritz Kreisler, Eugène Ysaÿe e Nathan Milstein, che fecero delirare i pubblici di tutto il mondo tra Otto e Novecento.

 

La rassegna si aprirà sabato 7 ottobre alle 17 nella splendida cornice della Sala Ghislieri di Mondovì con L’eredità di Corelli nel Barocco europeo, concerto che vedrà protagonista l’orchestra barocca dell’Academia Montis Regalis diretta da Marco Ceccato, noto violoncellista e direttore filologo in vertiginosa ascesa.

 

Il programma sarà imperniato sul concerto grosso, un genere che conobbe una straordinaria fortuna tra le fine del XVII e i primi decenni del XVIII secolo.

 

Il maestro riconosciuto di questo genere fu Arcangelo Corelli, autore dei Concerti grossi op. 6, una raccolta uscita postuma nel 1714, che divenne ben presto un ineludibile modello per i compositori di tutta Europa.

 

Oltre a un lavoro di Corelli, il pubblico potrà ascoltare una serie di opere di autori che risentirono in qualche maniera l’influenza del grande compositore di Fusignano, tra cui Antonio Vivaldi, Georg Friedrich Händel – che ebbe modo di scoprire i segreti dello stile corelliano durante il suo lungo soggiorno romano – e il poco noto alle nostre latitudini Charles Avison, allievo inglese di Francesco Geminiani (a sua volta allievo di Corelli), che scrisse una raccolta di pregevoli Concerti grossi basati sui temi delle sonate per clavicembalo di Domenico Scarlatti, figlio del grande Alessandro.

 

L’Academia Montis Regalis sarà di nuovo in scena sabato 28 ottobre alle 17 in Sala Ghislieri sotto la guida di Fabio Bonizzoni, direttore milanese l’anno scorso ha ottenuto grandi consensi con il concerto Händel parlava italiano.

Il grande maestro di Halle sarà presente anche in questo nuovo programma, il cui titolo – Il Barocco tedesco tra Italia e Francia – va a indagare le radici dello stile strumentale che fiorì nei paesi di lingua tedesca nel corso del XVIII secolo.

In quel periodo i signori più raffinati degli innumerevoli staterelli in cui era frammentata la Germania prima dell’ascesa della potenza prussiana erano soliti inviare i loro musicisti di maggiore talento a studiare in quelle che erano ritenute le culle della civiltà musicale e a queste inesauribili fonti di ispirazione si diressero anche moltissimi giovani musicisti desiderosi di cercare maggiore fortuna.

In Italia si recarono sia Händel sia Johann Adolf Hasse (che in seguito avrebbe anche sposato un’italiana, il celebre soprano veneziano Faustina Bordoni), che forgiarono il loro stile sulla incomparabile vena melodica del Bel Paese, distinguendosi entrambi nel repertorio vocale e in particolare nell’opera seria.

 

A differenza dei suoi colleghi, Georg Philipp Telemann non andò a studiare né in Italia né in Francia, ma seppe esprimere come nessun altro l’idioma musicale delle nazioni europee, maturando una straordinaria idiomaticità non solo negli stili francese e italiano, ma anche in quelli di paesi come la Polonia, l’Ungheria e la Boemia. Come sempre, questo concerto farà nascere l’eterna domanda: meglio il Barocco italiano o quello francese? Al pubblico l’ardua sentenza.

 

Se è vero che nulla si ottiene dal nulla, non si può nemmeno negare che alcuni artisti nascono con un talento cristallino, al punto da poter essere considerati quasi dei predestinati.

Questo è senza dubbio il caso di Clarissa Bevilacqua, violinista che ha esordito in pubblico all’età di appena nove anni e che oggi – a soli 21 anni – può contare su una carriera molto lusinghiera, che l’ha già vista applaudita protagonista di concerti sia in Italia sia all’estero e di registrazioni discografiche che dimostrano il suo interesse per il repertorio meno noto.

Un’ulteriore conferma deriva dal concerto Romanticismi, che la Bevilacqua terrà domenica 5 novembre alle 11 al Circolo Sociale di Lettura di Mondovì, nel corso del quale eseguirà una delle celebri sonate per violino solo op. 27 di Eugène Ysaÿe, una serie di spettacolari brani di Fritz Kreisler e di Nathan Milstein, due dei virtuosi di violino più acclamati del XX secolo, per chiudere poi con la meravigliosa Ciaccona di Johann Sebastian Bach, uno dei brani più amati – e complessi – del repertorio violinistico di tutti i tempi.

Domenica 12 novembre alle ore 11 si tornerà in Sala Ghislieri per Giovani cembalisti crescono, un concerto tutto all’insegna della gioventù, con l’orchestra barocca dei Giovani dell’Academia Montis Regalis diretta da Andrea Marchiol che accompagnerà alcuni dei migliori laureati della classe di Clavicembalo della professoressa Francesca Lanfranco del Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Torino in una serie di concerti scritti nell’ultimo scorcio del Barocco.

Così, tra un concerto di Johann Sebastian Bach, uno dell’immancabile Antonio Vivaldi e uno del compositore tedesco Georg Muffat, il pubblico potrà assistere ai primi passi della carriera di quelli che potranno diventare in un futuro non troppo lontano solisti acclamati nelle sale da concerto più prestigiose del mondo, contribuendo a rendere eternamente giovani musiche scritte secoli fa.

Quando si parla di sinfonia, il pensiero corre immediatamente ai capolavori del trio formato da Franz Joseph Haydn, Wolfgang Amadeus Mozart e Ludwig van Beethoven, che portarono a vette di inaudita perfezione il genere principe della letteratura orchestrale.

 

Non tutti conoscono, però, le origini della sinfonia, che ebbe tra i suoi padri nobili un compositore italiano, ossia Giovanni Battista Sammartini.

 

Nel concerto Alle prime luci, in programma domenica 19 novembre alle ore 11 in Sala Ghislieri, l’orchestra dell’Academia Montis Regalis guidata da Enrico Onofri accompagnerà il pubblico alla scoperta degli esordi della sinfonia con opere virtualmente sconosciute di Sammartini e del suo contemporaneo austriaco Gregor Joseph Werner, abbinandole a due più tardi lavori giovanili di Haydn e di Mozart, che consentiranno di contestualizzare le linee evolutive della sinfonia nel periodo che vide la transizione dagli ultimi bagliori del Barocco e il rapido fiorire del Classicismo viennese.

 

Il Festival dei Giovani Musicisti Europei si chiuderà domenica 26 novembre alle 11 nel Circolo Sociale della Lettura con il concerto della violoncellista Caterina Isaia e della pianista Clarissa Carafa.

Per capire la statura artistica della ventunenne Caterina Isaia basterà dire che ha vinto il suo primo concorso internazionale ad appena 10 anni, un’affermazione che è stata seguita da numerose altre vittorie in competizioni di livello mondiale e da una carriera che non potrebbe essere più promettente. Lo stesso si può dire della pianista Clarissa Carafa, che nei concerti che ha tenuto ha sempre dimostrato di avere una straordinaria personalità artistica, oltre – ovviamente – a una impeccabile tecnica strumentale. Il programma che proporranno delinea un affascinante spaccato della produzione cameristica del XIX secolo, partendo dalla Sonata op. 102 n. 1 di Ludwig van Beethoven, per arrivare alla virtuosistica Fantasia sulla Carmen del compositore ungherese Jen? Hubay. Per finire, vale la pena di sottolineare il fatto che di questo lavoro – composto in origine per violino e pianoforte – Caterina ha realizzato anche la trascrizione per violoncello e pianoforte. Un vero fenomeno…

 

 

 

 

Sabato 7 ottobre 2023 – ore 17

Sala Ghislieri

Via Francesco Gallo – Mondovì

 

Aspettando il Festival

L’EREDITÀ DI CORELLI NEL BAROCCO EUROPEO

 

I Giovani dell’Academia Montis Regalis

Marco Ceccato, direttore

 

Opere di Antonio Vivaldi, Georg Friedrich Händel, Arcangelo Corelli e Charles Avison

 

Precede Conferenza Stampa di presentazione Festival GME ore 16 – Sala Pugnani

 

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Sabato 28 ottobre 2023 – ore 17

Sala Ghislieri

Via Francesco Gallo – Mondovì

 

IL BAROCCO TEDESCO TRA ITALIA E FRANCIA

                               

I Giovani dell’Academia Montis Regalis

Fabio Bonizzoni, direttore

 

Opere di Georg Friedrich Händel, Johann Adolf Hasse e Georg Philipp Telemann

 

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Domenica 5 novembre 2023 – ore 11

Circolo Sociale di Lettura

Via Francesco Gallo – Mondovì

 

ROMANTICISMI

 

Clarissa Bevilacqua, violino

 

Opere di Fritz Kreisler, Eugène Ysaÿe, Nathan Milstein e Johann Sebastian Bach

 

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Domenica 12 novembre 2023 – ore 11

Sala Ghislieri

Via Francesco Gallo – Mondovì

 

GIOVANI CEMBALISTI CRESCONO

 

I Giovani dell’Academia Montis Regalis

 Andrea Marchiol, direttore

 

Opere di Johann Sebastian Bach, Pietro Antonio Locatelli, Georg Muffat e A. Vivaldi

 

 

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Domenica 19 novembre 2023 – ore 11 

Sala Ghislieri

Via Francesco Gallo – Mondovì

 

ALLE PRIME LUCI – IL NASCENTE CLASSICISMO TRA MILANO E VIENNA

 

I Giovani dell’Academia Montis Regalis

Enrico Onofri, direttore

 

Opere di Giovanni Battista Sammartini, Gregor Joseph Werner, Franz Joseph Haydn e

Wolfgang Amadeus Mozart

 

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Domenica 26 novembre 2023 – ore 11

Circolo Sociale di Lettura

Via Francesco Gallo – Mondovì

 

SUGGESTIONI ROMANTICHE

 

Caterina Isaia, violoncello

Clarissa Carafa, pianoforte

 

Opere di Ludwig van Beethoven, Robert Schumann, Johannes Brahms, Jen? Hub

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Articolo pubblicato il 05/10/2023