Nella scuola non ci può essere spazio per la violenza

Il Ministro Giuseppe Valditara parla ai giovani con somma schiettezza.

In questi giorni il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, “Lega”, ha pronunciato importanti parole contro la violenza, la discriminazione e l’odio all’interno degli edifici scolastici.

Dinanzi ad una folta platea di giovani - riuntisi a Milano su chiamata del Segretario Federale della “Lega”, Matteo Salvini – il Ministro ha detto: “Nella scuola non ci può essere spazio per prediche o pratiche di violenza, discriminazione e odio. La nostra civiltà ha una storia che non nasce ieri, ma ha radici millenarie. Se la persona è al centro della storia non c’è spazio per discriminazione di sesso, di nazionalità o di religione. Non c’è spazio per fanatismi intolleranti e violenti”.

Parole chiare e nette verso quanti – complice la situazione in terra palestinese – stanno portando nelle scuole discorsi fanatici e violenti di matrice islamica.

Il Ministro, proseguendo nella sua allocuzione, ha chiarito meglio il concetto: “Non c’è spazio nella nostra società per chi pensa che una donna, un israeliano, un africano, un ebreo, possano essere discriminati”.

Discorso lucido che spiega a quanti lavorano nella scuola - e a quanti la scuola la frequentano in qualità di studenti - che “la cultura del rispetto verso la vita, la libertà e la sicurezza, la dignità per ogni essere umano, deve partire dalla scuola”.

L’impegno del Governo di Destra, guidato da Giorgia Meloni, per abbattere diseguaglianze e discriminazioni è grande. Il lavoro posto in essere dalla “Lega” per attuare tali principi è evidente ai più.

Noi, con assoluta certezza, torneremo sul tema.

 

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Articolo pubblicato il 11/11/2023