Cuneo. La Sede Impedita di Papa Pio VII, una storia che si ripete

Il tema della Sede Impedita verrà trattato dal giornalista Andrea Cionci e da don Alessandro Maria Minutella il 4 dicembre prossimo.

In questi giorni a Cuneo si parla di Benedetto XVI e della sua sede impedita. Il 4 dicembre prossimo, per affrontare questa complessa tematica, ci saranno il giornalista di “Libero Quotidiano”, Andrea Cionci, e il sacerdote scomunicato due volte da Jorge Mario Bergoglio, don Alessandro Maria Minutella.

E’ di particolare interesse la tematica dal momento che l’ultimo Papa impedito prima di Benedetto XVI fu Pio VII (nella statua a sinistra), in una delle sue tappe nel viaggio verso Savona fu proprio Cuneo, il 12 e il 13 agosto del 1809, dove già da impedito gli fu negato dai gendarmi francesi di accedere alla Chiesa Collegiata di Santa Maria del Bosco, che poi diventerà cattedrale della neo-diocesi di Cuneo nel 1817.

Per ordine di Napoleone in ogni città che il Papa avrebbe attraversato non doveva esserci il popolo ad accoglierlo, questo ordine però in alcune città non è stato ascoltato, come a Cuneo e a Limone Piemonte, paese che ha attraversato il giorno precedente al suo arrivo a Cuneo.

Citando quelle che sono le fonti dell’archivio della Parrocchia di San Pietro di Limone Piemonte, Pio VII sostò per un giorno in paese, qui furono scelti 12 portantini che ebbero la bella sorte di trasportare il Pontefice da Mondovì a Savona. Uno di questi riuscì a sussurrare al Papa che stavano pianificando la sua liberazione e che aspettavano soltanto il suo “si” per procedere, ma il Santo Padre sorrise e rispose: ”Vi ringrazio ma non scendo dalla Croce”.

Il 12 agosto, nel viaggio che lo portò a Cuneo, attraversò anche la frazione di San Rocco Castagnaretta dove il sacrestano della chiesa - per festeggiare il passaggio del Papa - suono a distesa le campane ma venne letteralmente tirato giù dai gendarmi francesi infastiditi da tutto questo clamore attribuito al Pontefice.

Questa grande accoglienza, che partì da Limone Piemonte culminò a Cuneo dove tutta la popolazione scese per le vie ad accoglierlo, nonostante le intimidazioni e le minacce dei filo francesi.

I gendarmi lo portarono direttamente al Palazzo Lovera impedendogli di fare tappa nella Chiesa di Santa Maria del Bosco, dove era atteso. I cittadini non si arresero e sostarono nella via aspettando una sua benedizione, che non tardò, infatti uscì dal balcone del Palazzo e impartì la benedizione Apostolica al popolo festante.

Nel 1817 Cuneo diventa sede Vescovile grazie proprio a Papa Pio VII, che si ricordò dell’accoglienza tributatagli. Merito e plauso si devono anche al cuneese Giuseppe Barbaroux, Ambasciatore del Regno di Sardegna presso Roma, che fu capace di ricucire i rapporti tra lo Stato Pontificio e il Monarca Sabaudo.

In virtù di questa pagina di storia Vatican-Cuneese la visita di don Alessandro Maria Minutella, fondatore del “Sodalizio Sacerdotale Mariano”, assume un valore ancora più importante e significativo.

Chi volesse approfondire, dunque, il tema della Sede Impedita di Papa Benedetto XVI (dal 2013 al 2022) potrà farlo partecipando alla presentazione di “Codice Ratzinger” che si terrà presso i locali dell’Auditorium Sala Varco di Via Carlo Pascal 5L, lunedì 04 dicembre, alle ore 18:00.

 

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Articolo pubblicato il 02/12/2023