IC Ricasoli: la storia infinita
La Scuola Rosselli oggetto della diatriba

Monica Gulmini ci scrive

Un nutrito gruppo di genitori, insegnanti e studenti ha improvvisato 
davanti al comune un piccolo comizio. Al microfono (a proposito, grazie 
a chi si è occupato di fornirci l’attrezzatura per far sentire forte la 
nostra voce!) Franca Treccarichi del comitato genitori ha raccontato il 
grave danno che subirà il sistema educativo dei quartieri con 
l’accentramento dei laboratori ITER, io, invece, mi sono soffermata 
sulla descrizione della situazione in merito al caso Rosselli – Spinelli 
– Muratori.
Durante il comizio, abbiamo ricevuto l’invito ad essere ricevuti dal 
dott. Borgogno (ex assessore all’istruzione e attuale segretario del 
Sindaco). Una delegazione composta da 1 insegnante della scuola 
Rosselli, 1 insegnante della scuola Muratori e due genitori (io e 
Marialaura DiSano) ha quindi consegnato la petizione direttamente al 
dott. Borgogno che ci ha assicurato che sarebbe stata posta 
all’attenzione del sindaco. Il dott. Borgogno ci ha dedicato tempo e 
attenzione. Ci ha ascoltato in merito al trasferimento dei laboratori 
ITER, per i quali ha detto che il comune non può più sostenere le spese 
per il loro mantenimento decentrato e, per quanto riguarda la situazione 
Rosselli – Spinelli – Muratori, ci ha detto che a lui risultava che la 
questione fosse in via di soluzione. Gli abbiamo quindi fatto presente 
che la situazione non era risolta affatto, in quanto alla disponibilità 
di lasciarci la scuola Rosselli, faceva ora da contrappeso la 
determinazione a smembrare la scuola Muratori per sistemare la scuola 
Spinelli. Abbiamo stigmatizzando il fatto che le “famose” 4 proposte 
dell’assessorato prevedevano per noi di mettere a disposizione un numero 
di aule (quindici) che adesso viene innalzato addirittura a ventidue. 
Abbiamo sottolineato che solo se il numero di locali sarà mantenuto nei 
termini iniziali di quindici, sarà possibile accogliere la scuola 
Spinelli nella scuola Muratori, mantenendo quindi il plesso Rosselli, 
senza penalizzare in modo insostenibile l’offerta didattica delle scuole 
del nostro istituto comprensivo. Altrimenti l’esito complessivo 
dell’operazione sarà quello di sistemare una scuola (la Spinelli) 
distruggendone un’altra. Esito, peraltro, che non siamo disponibili ad 
accettare.
Il dott. Borgogno ci ha detto che avrebbe interpellato l’architetto 
Quinto che ha redatto le 4 proposte, che avrebbe sentito l’assessore 
Pellerino e che avrebbe informato il Sindaco.
La prossima puntata martedì alle ore 9 in via Bazzi quando, assieme 
alla delegazione Spinelli, saremo ricevuti dall’architetto Quinto e poi, 
alle 10, dall’assessora Pellerino.

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Articolo pubblicato il 25/03/2013