"Dov'è la Smart City strombazzata dal Comune di Torino?

Ci scrive Simonetta Chierici

Cari amici,

i cittadini si domandano: DOV'E' LA SMART CITY (CITTA' INTELLIGENTE!!!!) STROMBAZZATA DAL COMUNE DI TORINO?

 

Aria fritta buttata al vento per cercare di confondere le idee di migliaia di persone che vivono una durissima realtà urbana fatta di sofferenza, tasse alle stelle, lerciume puzzolente che invade le strade delle notti movida torinesi (e vedrete con il caldo estivo cosa diventeremo=una cloaca a cielo aperto), inefficienza nei servizi, notti insonni imposte da inqualificabili scelte comunali volte a elargire licenze selvagge a locali della notte e dehors che stanno letteralmente invadendo enormi zone della città come una lebbra inarrestabile, dove chi guadagna cifre da capogiro sono i gestori dei locali venditori di alcol e i venditori di droga che gravitano inevitabilmente laddove le strade e le piazze sono piene di giovani nelle notti torinesi.

 

Questo è il progetto SMART CITY (letteralmente CITTA' INTELLIGENTE!!!!)? La cultura della notte di Chiamparino e Fassino? Il rilancio culturale? Su tutto questo il geniale assessore Braccialarghe mette il tappo del jazz festival, cinque notti di musica sicuramente a tutto volume (tanto ci sono le deroghe al fracasso!) imposte manu militari a tutti, volenti o nolenti, quasi TUTTA TORINO deve passare cinque notti insonni perchè così ha deciso il Comune, che piaccia o non piaccia, anche quelli che magari non avendo la fortuna di poter scappare per un lungo week end se lo sognano come momento di riposo e di relax ma...NO, il Comune ha deciso che tutti devono stare svegli e sentire il jazz: musica sicuramente deliziosa e significativa di un momento storico importante ma ci domandiamo:

 

PERCHE' TUTTI DEVONO ESSERE OBBLIGATI A NON DORMIRE PER CINQUE NOTTI?

 

Perchè chi ama il jazz (o qualunque altra musica) non può scegliere di andarselo a sentire quando e come vuole?

 

Perchè deve essere obbligato a sentirlo anche se magari non ne ha voglia in quei giorni?

 

I locali delle locations saranno ovviamente i maggiori beneficiati e smerceranno la loro merce a fiumi, ma questo deve e può giustificare una così enorme violenza alla vita e alla privacy delle migliaia di cittadini che dovranno subire tale imposizione?

 

In più ci raccontano la bufala che è GRATIS, non è vero, in parte sarà pagato dal Comune (e cioè da tutti i cittadini) che notoriamente vive uno dei periodi più neri dal punto di vista delle finanze: siamo il Comune più indebitato d'Italia e ci vengono imposte tasse e gabelle continue!

 

Bene in  un momento di crisi spaventosa per le casse del Comune si pubblicizza il jazz festival, come se fosse un cerotto per risolvere tutti i mali di questa città ormai allo stremo.

 

Naturalmente saremo attaccati dagli amici degli amici e forse anche dai media che diranno: ecco, i residenti non vogliono Torino viva, non vogliono la cultura, vogliono uccidere la città, ecc. ecc. il ritornello lo conosciamo già e ci permettiamo di non farci caso, anche perchè non vogliono capire che

 

NON SIAMO CONTRO IL JAZZ MA CONTRO IL "SISTEMA" DI IMPOSIZIONE DITTATORIALE DEGLI EVENTI CHE GENERANO DISTURBO DA PARTE DELLA NOSTRA AMMINISTRAZIONE.

 

Un caro saluto

 

Simonetta Chierici

 

Presidente Associazione degli Abitanti di piazza Vittorio e zone circostanti

Rappresentante del Coordinamento Associazioni e Comitati torinesi contro movida selvaggia e degrado:

Associazione Abitanti piazza Vittorio e zone circostanti

Associazione Rispettando San Salvario

Associazione Residenti Quadrilatero Romano

Associazioni e Comitati Riuniti di Porta Palazzo

Associazione Culturale Borgo Dora

A.E.A.R.P.

Comitato Largo IV Marzo Porta Doranea

Comitato di Quartiere Torino Centro

Comitato Borgo Po

 

 

 

 

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 23/04/2013