Krumiri, i biscotti del re

Un omaggio ai biscotti piemontesi più famosi d’Italia

Simbolo dolciario di Casale Monferrato (Al), i krumiri furono creati dal pasticciere Domenico Rossi nel 1870 per alcuni amici che frequentavano il Caffè della Concordia; la nascita «commerciale» risale invece al 1878, anno della morte di Vittorio Emanuele II: forse la forma ricurva è un omaggio a quel re che portava i baffi a manubrio.

Dopo aver partecipato all'Esposizione Universale di Torino, Rossi ricevette tra il 1886 e il 1891 i brevetti di Provveditore delle Case dei Duchi d'Aosta, di Genova e della Real Casa d'Italia, i cui stemmi sono ancora stampigliati sulle belle scatole di latta rossa nelle quali i biscotti vengono confezionati.

Oggi l'azienda di via Lanza 17, che ha mantenuto intatto il carattere artigianale della produzione, è gestita da Anna Portinaro, erede della famiglia che per prima ha diffuso il prodotto in tutta la penisola.

L'impasto, a base di farina di frumento, zucchero, uova, burro e vanillina, è suddiviso in pani che riposano per un giorno intero prima di essere introdotti nell'estrusore, un recipiente a forma di siringa dal quale i krumiri escono con la caratteristica zigrinatura.

Curvati e cotti in forno, sono lasciati a riposare e raffreddare per tutta la notte.

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Articolo pubblicato il 15/08/2015