Pianeta Toro - Partenza col botto
10 anni da Toro (Foto LAPRESSE)

L'Opinione - A cura di Francesco Venchi

 Non poteva esserci anniversario migliore. I dieci anni del Presidente Cairo alla guida del Toro possono essere festeggiati alla grande con la squadra che è prima in classifica a punteggio pieno, e che sta esprimendo un bel calcio, grazie ai “numeri” di giocatori veramente bravi.

Le vittorie ottenute con Frosinone a Fiorentina stanno dimostrando la validità del progetto in corso che vuole l'inserimento dei giovani accanto alle realtà di consolidata esperienza.

Urbano Cairo, dopo gli iniziali errori e tentennamenti, ha conosciuto bene il mondo del calcio, facendo tesoro dei suggerimenti del bravissimo Mister Giampiero Ventura, Maestro di calcio. E come trascurare l’altro artefice della svolta del Toro, quel Gianluca Petrachi che sembra essere finito nelle agende di club molto ambiziosi e prestigiosi, in conseguenza delle sue capacità e abilità, e che il Presidente Cairo dovrà fare in modo di tenersi ben stretto.

Si è formato un bel mix tra Mister e Direttore Sportivo, l’uno grande esperto di calcio con un bagaglio di esperienze maturate negli anni, e l’altro con la disinvoltura e il coraggio dettati dalla sua giovane età. Se il Toro si trova in quella posizione di classifica, se riesce a ribaltare il risultato con una certa disinvoltura, se è diventato un’attrattiva per i giocatori, e se abbatte con continuità i record negativi, non è per questioni di mera fortuna, ma è il risultato di un progetto vero, perseguito con intelligenza, tenacia e pragmatismo dai vertici della società.

La squadra rispecchia le qualità delle persone che l’hanno costruita, è formata cioè da tanti giovani e da giocatori d’esperienza che si integrano alla perfezione. Erano anni che noi tifosi del Toro attendevamo questi momenti, che finalmente sono arrivati. Il Presidente Cairo è la persona che farà grande il Toro, come ha previsto l’esperto Dott. Bonetto; finalmente non si sentono più quelle voci stonate e pretestuose che attaccavano in continuazione Cairo senza motivo. Sarebbe bello se facessero mea culpa e iniziassero a tessere le lodi del Presidente, che merita incondizionatamente.

E non abbiamo ancora visto all’opera altri due giovani, elementi di spicco della nostra Under 21, su cui si nutrono tante aspettative: Davide Zappacosta, arrivato dall’Atalanta come Daniele Baselli, anch’egli punto di forza degli Azzurrini, già diventato beniamino dei tifosi granata autore di un pregevole gol contro la Fiorentina, e Andrea Belotti strappato al Palermo di Zamparini con la giusta determinazione e abilità, checchè ne dica il patron rosanero, che sovente parla a sproposito. La sosta del campionato permetterà al centravanti di assimilare gl’insegnamenti di Ventura e a Zappacosta di riprendersi dal problema muscolare ai flessori della coscia sinistra.

Sarebbe stato ancora più bello condividere questo momento magico in compagnia di una persona eccezionale, che ci ha lasciato da poco: Don Aldo Rabino, Padre Spirituale del Torino, una grave perdita per tutti, che continuerà a seguire da Lassù il suo amato Toro e tutte le persone che gli hanno voluto bene.

Sono state costruite le basi per disputare un’annata calcistica all’altezza della storia e del prestigio del Toro; le premesse ci sono tutte e vogliamo sperare che esse trovino una giusta e compiuta realizzazione.

 

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Articolo pubblicato il 04/09/2015