Pianeta Toro - Una brusca frenata
Delusione per gli irriducibili tifosi granata (Foto LAPRESSE)

L'Opinione - A cura di Francesco Venchi

Sino a domenica scorsa, cioè a conclusione della 4^ giornata di campionato, il Torino aveva ricevuto lodi sperticate dai media, grazie al 2° posto in classifica, alle spalle dell’Inter, maturato in conseguenza di prestazioni veramente entusiasmanti.

Mercoledì sera, invece, nel turno infrasettimanale, si è verificato quello che noi tifosi del Toro non avremmo voluto vedere e cioè una squadra lenta, impacciata, senza verve, che anziché dettare il gioco per cercare di vincere la partita, sembrava votata a portare a casa un punticino. 

Alla fine, il Toro è rimasto a secco avendo perso l’incontro per 0 - 1, venendosi a trovare al 4° posto in classifica, appaiato al Chievo e alla Sampdoria, e superato, in ordine, da Fiorentina e dal sorprendente Sassuolo, con l’Inter saldamente 1°.

La partita contro il Chievo sembrava incanalata verso un nulla di fatto, senonché l’ingresso in campo dell’ex Meggiorini al nono del secondo tempo al posto del veterano Pellissier, ha cambiato l’andamento dell’incontro.

Evidentemente l’ex torinista, risultato il migliore in campo, voleva far bella figura contro la sua ex squadra, e c’è riuscito alla grande esibendosi in una spettacolare rovesciata e fornendo l’assist a Castro, che ha messo a segno il gol della vittoria dei clivensi, con un po’ di complicità della difesa granata. 

L’attacco del Toro ha evidenziato i limiti che si erano appalesati in alcune circostanze della scorsa stagione; Quagliarella non ha fatto granché, ma a sua discolpa va detto che non è stato mai servito a dovere dalla squadra.

Martinez è parso fuori forma e Belotti non è ancora entrato negli ingranaggi di Mister Ventura. Maxi Lopez era relegato in panca. Quali le cause di questa imprevista involuzione a distanza di pochissimi giorni dalla splendida prova offerta contro la Sampdoria?

Se fosse supponenza, ahimè, ci sarebbe da preoccuparsi, come pure se l’atteggiamento tenuto contro il Chievo fosse il frutto di un appagamento e di scarsa concentrazione. Siamo solo alla 5^ giornata di campionato, il cammino è lungo, e il Toro deve ancora dimostrare d’aver compiuto un turning point.

Domenica prossima, i granata sono chiamati a fornire una prova d’orgoglio contro il Palermo all’Olimpico, per  dimenticare e farci dimenticare in fretta il passo falso patito a Verona contro il Chievo.

Non è sufficiente archiviare questa sconfitta con il classico “Mal comune mezzo gaudio”, ricordando gli scivoloni eclatanti della Juventus e della Roma, rispettivamente contro il neopromosso Frosinone e la Sampdoria, ma obiettivo di una squadra come il Toro, che vuole legittimamente riconquistare una posizione di rilievo nel contesto calcistico nazionale, è di conseguire con una certa costanza risultati positivi, sull’esempio della bella realtà rappresentata, in questo momento, dal Sassuolo.

Da sottolineare anche l’efficace pragmatismo dell’Inter, che comanda la classifica a punteggio pieno, dopo aver vinto quattro partite per 1 - 0, ed una per 2 - 1 sul campo del neopromosso Carpi.

 

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Articolo pubblicato il 26/09/2015