Pianeta Toro - Un punto guadagnato?
Il popolo granata (Foto Torino FC)

L'Opinione - A cura di Francesco Venchi

Si può essere soddisfatti solo per aver raggiunto il pareggio nei minuti di recupero, perché se la Roma avesse vinto, grazie ad un calcio piazzato e la complicità di Padelli, avremmo di che lamentarci per una sconfitta immeritata. Invece, il punto conquistato in extremis (correva il 94’), è sacrosanto perché il Toro ha giocato meglio di una Roma spenta, e consente ai granata di muovere la classifica.

La partita non è stata bella, si è animata solo a metà ripresa; all’inizio il Toro ha fatto fatica a mettere in atto la consueta manovra a causa del pressing alto della Roma, mentre nel secondo tempo i romanisti hanno abbassato il baricentro consentendo ai granata di giostrare meglio, specialmente sulla fascia destra, dove iniziava a prevalere Bruno Peres, uno dei migliori, con le sue abituali scorribande. 

La gara è stata avara di grandi occasioni, e prodiga di errori da entrambe le parti; la Roma è parsa per l’ennesima volta squadra incompiuta. L’assenza di Salah e Gervinho, uscito ieri dopo soli 26’ di gioco a causa del riacutizzarsi di un dolore, influisce notevolmente sul gioco d’attacco dei romanisti; Dzeco è parso lento e inconcludente, specialmente quando ha avuto, verso il finire della gara, la palla del raddoppio che ha calciato addosso a Padelli in uscita.

Anche Pjanic ha fatto poco, al di là del gol favorito dalla papera di Padelli, gol che comunque avrebbe fruttato tre punti pesanti, se non fosse arrivato il rigore fischiato, un po’ generosamente, dal Direttore di gara Damato, per un fallo su Belotti. Chissà se la Roma rimpiange Ljajic, prestato all’Inter, dove sta diventando un protagonista grazie ai gol pesanti realizzati.

Maxi Lopez, subentrato ad uno spento Quagliarella, ha trasformato con freddezza il rigore, spiazzando il portiere della Roma, il polacco Szczesny. Ma al di là del gol su rigore, Maxi Lopez va elogiato per il contributo che ha fornito alla squadra; il giocatore ha detto apertamente che è stanco di far panchina, non vede l’ora di riprendersi il posto da titolare, che meriterebbe perché tutte le vote che è subentrato in partita, la squadra ne ha tratto giovamento.

Anche Martinez, che ha rilevato un generosissimo Molinaro, si è dimostrato pronto e dinamico: prima ha tirato in porta e poi ha fornito l’assist da cui è nato il rigore.  Ma il migliore dei granata è stato Daniele Baselli, che è dovuto uscire anzitempo a causa di un pestone rimediato da Nainggolan, senz’altro punibile con un giallo, ma il signor Damato non se l’è sentita d’estrarre il cartellino che avrebbe comportato l’espulsione del giocatore della Roma, già ammonito. I progressi di Baselli e la conferma di Benassi è la conferma delle capacità di Mister Ventura di far crescere i giovani.

L’obiettivo neanche troppo celato del Toro è di riconquistare un posto in Europa, ma la strada non è così semplice. E’ necessario che la squadra granata faccia un ulteriore salto di qualità, acquisendo una mentalità vincente, e si convinca della forza dei propri mezzi, mentre capita di assistere a degli errori anche elementari, che vanificano il lavoro svolto.

Dopo la 15^ giornata la classifica ai piani alti si è accorciata, dopo la clamorosa sconfitta del Napoli in casa del Bologna, il pareggio della Roma, e le vittorie di Juventus, Sassuolo e Atalanta. Gli emiliani hanno sbancato una Sampdoria, che dopo il cambio dell’allenatore ha subìto la terza sconfitta consecutiva, mentre i nerazzurri di Reja sopravanzano i granata di due punti.

Prima della sosta natalizia, il Toro dovrà far visita al sorprendente Sassuolo, e ricevere in casa l’Udinese. Questi due incontri potrebbero fornire delle indicazioni interessanti sulla reale forza del Toro, e magari far riflettere la Società sulla necessità o meno di tornare sul mercato nella finestra di gennaio. Staremo a vedere.

 

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Articolo pubblicato il 07/12/2015