Pianeta Toro - Così non va
Gli irriducibili (Foto Torino FC)

L'Opinione - A cura di Francesco Venchi

 A nessuno piace perdere, ma uscire sconfitti da un Derby con quattro gol sul groppone, fa davvero male. E’ vero che Zaza avrebbe meritato il secondo cartellino giallo (il primo gli era stato comminato per un fallo su Bruno Peres), sia per l’intervento su Ichazo, sia per la spinta a Glik che è andato a sbattere contro i cartelloni pubblicitari, ma il modesto Direttore di gara Doveri di Roma ha preferito soprassedere.

E l’espulsione di Zaza per somma di ammonizioni avrebbe potuto cambiare la partita, tuttavia, alla luce del non gioco espresso dai granata, l’ipotesi avanzata difficilmente poteva diventare realtà, perché il divario tra le due squadre è subito parso troppo grande.

Il Toro era inconcludente, impalpabile, confusionario; il pressing che attuava la Juve costringeva i granata a cambiare la loro sperimentata tipologia di gioco, e quindi cercavano di servire le punte con lanci lunghi che finivano inesorabilmente agli avversari.

Per contro la Juve giocava con grinta, addirittura troppo da parte del già citato Zaza e di Morata, che volevano mettersi in mostra per riconquistare il posto da titolare. E infatti il primo gol dei bianconeri è arrivato da un’azione insistita dello spagnolo sulla fascia, con lancio per Zaza che poteva calciare al volo insaccando nella porta dell’incolpevole Ichazo.

Al 4° del secondo tempo, Molinaro, che fino ad allora era stato uno dei meno peggio, commetteva un fallo tanto brutto quanto ingenuo, che costringeva il Direttore di gara ad estrarre il secondo cartellino giallo, con mesto rientro negli spogliatoi del granata. E qui la partita finiva proprio, perché dalla punizione susseguente, Zaza colpiva ancora sfruttando un rimpallo favorevole, con la complicità della difesa del Toro.

Il subentrato Dybala, calciando da fermo, portava a tre le reti dei bianconeri, e poi Pogba trasformava un calcio piazzato indirizzando la palla nel set; Ichazo, con un bel volo, cercava di respingere, ma invano. E il Toro? Un tiro sull’esterno della rete di Belotti ben lanciato da Maxi Lopez. Sembra incredibile, ma il migliore giocatore granata è stato il portiere Ichazo, incolpevole sui quattro gol incassati, anzi l’uruguagio ha dimostrato di possedere buoni numeri (bella deviazione su tiro improvviso di Morata), e quindi meriterebbe di essere riproposto come titolare.

Riteniamo che il Toro soffra di un complesso d’inferiorità nei confronti della Juve, perché non è possibile che ogni volta che si gioca il Derby, i granata si trasformino, dimenticando tutto quanto fatto di bello sino ad allora. Entrano in campo troppo tesi, e con poca autostima. Tuttavia, questa batosta potrebbe servire per fare esperienza, e quindi proseguire nel cammino di crescita che è l’obiettivo della Società Torino FC. Ma è evidente che questo cammino dovrà essere supportato da altri fattori, quali l’arricchimento di un centrocampo di maggior qualità, che non si limiti a difendere, ma anche a costruire trame per gli attaccanti.

La Società Torino FC, nelle persone della Dirigenza e del Tecnico, sa cosa deve fare per raggiungere l’obiettivo che si è prefissa, l’importante è che lo metta in pratica, non in un colpo solo, ma step by step, perché non si deve dimenticare che poco più di un lustro fa il Toro navigava neanche tanto bene nella cadetteria. In ogni caso, partite come quella dell’ultimo Derby non vorremmo più vederle perché ci riportano a quel periodo da dimenticare.

 

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Articolo pubblicato il 19/12/2015