Pianeta Toro - Sconfitta meritata
Delusione per gli irriducibili tifosi granata (Foto Torino FC)

L'Opinione - A cura di Francesco Venchi

Nell’arco dei primi quindici minuti, l’Udinese aveva sfiorato il gol per ben tre volte, mentre il Torino non riusciva ad imbastire un’azione degna di nota. A fine partita, le occasioni sprecate dall’Udinese, che agiva con rapidi contropiede, risultavano numerose, ma è bastato l’unico gol realizzato dal croato Perica, scuola Chelsea, per incamerare tre punti preziosi, ai danni di un Toro piccolo piccolo, lontanissimo parente di quello ammirato all’inizio del campionato, che aveva fatto illudere noi tifosi.

Cosa sta succedendo alla squadra di Mister Ventura? Proprio nel periodo post rinnovo contrattuale per diversi giocatori giudicati molto importanti per il Progetto granata, il cosiddetto “nocciolo duro” (è recentissimo il rinnovo di capitan Glik e di Molinaro), si assiste ad un’involuzione abbastanza clamorosa. E’ solo stanchezza? Oppure ci sono altri motivi che noi non conosciamo?

E' vero che ci sono stati tanti infortuni, e quindi diversi giocatori hanno dovuto fare gli straordinari, ma perché non c’è stata, da parte del Tecnico, quella rotazione di uomini, che avviene in tante altre squadre? Prcic Sanjin, prelevato dal Rennes, e l’ucraino Pryima Vasyl, che proviene dal Metalurg Donetsk, perché continuano a scaldare la panchina?

Sono tutti interrogativi che un osservatore esterno si pone, ma che, forse, non avrebbero motivo d’essere formulati conoscendo la realtà dell’ambiente granata. In ogni caso, viene lecito chiedersi perché uno svincolato come Lodi, che ha disputato una gran partita, non sia entrato nelle mire del Toro. E Lodi, per caratteristiche e tecnica, avrebbe potuto rappresentare quella pedina a centrocampo che tanto manca ai granata.

L’Udinese è parsa squadra ben organizzata e motivata, al contrario di un Toro pasticcione e sulle gambe. L’ingresso di Maxi Lopez nel finale, con l’uomo in più a seguito dell’espulsione per doppia ammonizione del maliano Wague, ha prodotto solo più confusione. L’unico tiro in porta è stato quello di Belotti al 29° del primo tempo. Per contro, il croato Perica, dotato di un gran fisico e, come detto, autore del gol dell’Udinese, ha lottato su ogni pallone, sfiorando il secondo gol. Del resto Padelli è risultato il migliore dei granata, e questo la dice lunga sull’andamento dell’incontro.

Questa volta non condividiamo il pensiero espresso da Mister Ventura, che imputa alla scarsa serenità la prova nettamente insufficiente del Torino. L’Udinese veniva da due sconfitte consecutive, il Toro dalla débâcle del derby, tuttavia i granata scesi in campo domenica erano i cinque undicesimi di quelli schierati contro la Juventus. Evidentemente c’è qualcos’altro che attualmente non gira in seno alla squadra. 

Non vogliamo smentire quanto sinora detto sul mercato estivo del Toro, che, ribadiamo, è stato all’altezza, tuttavia, alla luce delle ultime prestazioni dei granata, riteniamo che occorra qualche correttivo, almeno a centrocampo dove si sente, eccome, la mancanza di un regista, e in attacco perché Quagliarella non segna da tre mesi, Belotti è fermo ad un gol e Maxi Lopez ha perso un po’ di smalto; contro l’Udinese, l’argentino è entrato per l’ennesima volta dalla panchina, ed è subito parso nervoso, tanto da rimediare un’ammonizione poco dopo aver fatto il suo ingresso in campo, rischiando, addirittura, di finire sotto la doccia anzitempo per le sue intemperanze.

Peccato, aver chiuso il 2015 con due sonore sconfitte; il 2015 calcistico del Toro avrebbe meritato un’altra conclusione, a corredo di un’annata molto positiva. C’è ancora tempo per rimediare, ma occorre cambiare marcia e mentalità se si vuole tentare di conseguire l’ultimo obiettivo rimasto, e cioè il posto in Europa.

I tifosi possono fischiare quando assistono a delle prove deludenti come le ultime due, spetta ai calciatori fare in modo che ciò non accada, fornendo delle prestazioni all’altezza del Toro.

 

 

 

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Articolo pubblicato il 22/12/2015