Pianeta Toro - Il Toro si è smarrito
I tifosi sempre vicini alla squadra (foto Torino FC)

L'Opinione - A cura di Francesco Venchi

E’ arrivata la quarta sconfitta consecutiva, Coppia Italia inclusa, senza scusanti. Non è sufficiente riuscire a presentarsi tre volte davanti al portiere avversario, se poi non si è in grado di buttare la palla in rete. Martinez ha clamorosamente sbagliato in due occasioni, mentre Belotti non è riuscito a finalizzare un bel passaggio in profondità di Benassi.

Mister Ventura contro l’Empoli ha schierato come coppia d’attacco Belotti e Martinez, un tandem quasi inedito, poiché i due granata avevano giocato assieme solo gli ultimi venti minuti della disfatta patita contro il Carpi. Ventura ha sacrificato Fabio Quagliarella a seguito delle intemperanze dei tifosi granata contro il medesimo, “reo” d’aver chiesto scusa ai napoletani dopo il suo gol nella partita del San Paolo.

Quagliarella ha chiesto pubblicamente scusa per il suo gesto, ma evidentemente questo non è bastato per far pace con una tifoseria che è sempre più arrabbiata nei confronti della squadra, ieri sonoramente fischiata al triplice fischio dell’arbitro Gervasoni. Va, tuttavia, tenuto ben presente che Quagliarella è ancora un giocatore del Toro, un signor giocatore ci permettiamo di dire, il migliore del nostro attacco attuale, asfittico e senza nerbo, com’è apparso ieri contro l’Empoli.

Mister Ventura ha preferito Martinez a Maxi Lopez, il quale si è accomodato per l’ennesima volta in panchina, salvo poi rilevare un poco efficace Belotti, ma senza incidere sulla partita. A dire il vero Maxi Lopez si è visto principalmente per i numerosi falli commessi. Anche questa volta i giocatori granata che hanno meritato la sufficienza si possono contare sulle dita di una mano, su tutti va citato Glik, che si sbattuto sino alla fine sfiorando il gol sull’ultima azione della partita.

Maksimovic, al rientro dopo quattro mesi, non ha demeritato, come Gazzi, messo ad interdire su Saponara,  Bruno Peres e Moretti, anche se il brasiliano dovrebbe far girare di più la palla, senza intestardirsi in dribbling che non producono nulla, se non il rallentamento dell’eventuale azione d’attacco.

Padelli ha subìto un’altra volta il gol sul suo palo, con il pallone che gli è passato sotto le gambe, come contro il Napoli; poi ha ben respinto un tiro di Saponara che avrebbe potuto determinare il raddoppio dell’Empoli, ma successivamente ha rinviato male un pallone, creando un serio pericolo per la sua porta. Pensiamo che una difesa si senta più sicura se sa di poter contare su un portiere affidabile, ma in questo periodo Padelli non ha la serenità necessaria per  trasmettere questa sensazione. E le alternative in panchina non convincono del tutto.

I nostri baldi giovani, che in estate, e nelle prime partite di campionato, ci avevano entusiasmati, ci stanno deludendo; Belotti è parso ancora una volta avulso dalla manovra, Baselli è l’ombra del giocatore d’avvio di stagione su cui poggiavano le attese di società e tifosi, ed anche Benassi e  Zappacosta, quando chiamati all’opera, non hanno offerto delle prestazioni all’altezza della loro reputazione. Non vorremmo sembrare troppo critici, ma purtroppo questa è la sensazione che si ricava da queste scialbe prestazioni.

Avremmo voluto lanciarci in lodi sperticate, come facemmo all’inizio del campionato, o quando, nella stagione scorsa, il Toro giocò delle partite memorabili, come quella del San Mamés, o come quando compì delle imprese riuscendo ad infrangere dei tabù che resistevano da anni. Tuttavia, non è detto, e lo speriamo tutti, che non si possano ancora, e in tempi ragionevolmente brevi, celebrare le imprese dei granata, grazie a qualche innesto di qualità profittando della sessione di mercato in corso. E per innesto di qualità non intendiamo nomi altisonanti, ma giocatori che sappiano “dare del tu” al pallone, magari giovani di prospettiva.

L’Empoli, che ieri ha bissato il successo della stagione scorsa con identico punteggio, è una squadra giovane, con elementi di spicco, uno dei quali è il goleador di giornata, quel Maccarone non più giovanissimo, ma che ha sinora realizzato ben otto reti.

E’ inutile negare che le aspettative dei tifosi granata sono andate deluse, tuttavia c’è ancora il girone di ritorno per poter rimediare a questa scoraggiante situazione, basta che la squadra ritrovi la verve del recente passato, e la Società intervenga con l’innesto di qualche nuovo giocatore per colmare le lacune che si sono manifestate.

 

 

 

 

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Articolo pubblicato il 15/01/2016