Pianeta Toro - Granata con le polveri bagnate
Una fase di gioco (Foto Torino FC)

L'Opinione - A cura di Francesco Venchi

Anche contro il Milan, come contro il Carpi una settimana fa, la squadra granata non è riuscita ad andare in gol, e purtroppo contro i rossoneri ha subìto l’undicesima sconfitta di questo campionato, sulle ventisette partite sin qui disputate. Il saldo della differenza reti è negativo: -1. Dopo la sosta invernale, nei dieci incontri da allora giocati, il Toro ha conseguito la pochezza di 9 punti, scaturiti dalle vittorie contro Frosinone e Palermo, e dai pareggi con Hellas Verona, Sampdoria e Carpi. A proposito dei doriani, il nostro ex Quagliarella, che da noi non riusciva più a segnare, ha realizzato due gol in altrettante partite, tornando ad esultare. Solo casualità?

Dopo la sconfitta contro il Milan, le ultime speranze di un posto in Europa sono definitivamente tramontate; delle undici partite che rimangono alla conclusione del campionato, quella più intrigante e interessante è il Derby che si giocherà all’Olimpico il prossimo 20 marzo. Un’eventuale vittoria del Toro, cancellerebbe lo smacco subìto in Coppa Italia, e darebbe una soddisfazione a noi tifosi, che quest’anno ci siamo illusi di poter disputare una stagione entusiasmante,  “con vista” sull’Europa e magari sulla Coppa Italia, mentre invece ora ci troviamo ad inseguire formazioni nominalmente al di sotto delle nostre potenzialità.

Mister Ventura ha detto che, contro il Milan, ha visto a tratti il “suo Toro”; ma a parte i due tentativi di Ciro Immobile, uno per tempo, ben intercettati da Donnarumma, per il resto abbiamo assistito ad una serie di errori, anche madornali, difficili da giustificare. Lo stesso Immobile che, ben lanciato a rete da Belotti, ha tirato sull’esterno della rete da posizione interessante; Belotti che ha perso l’attimo per calciare a rete, e poi la consueta serie di calci d’angolo, cross e punizioni non sfruttate perché calciate malissimo. Inviterei Mister Ventura ad inserire nell’allenamento una parte straordinaria, dedicata al perfezionamento dei calci da fermo e dei cross. 

La coppia d’attacco è stabilmente formata da Ciro Immobile e da Andrea Belotti; Maxi Lopez e Martinez vengono gettati nella mischia quando manca poco al termine della partita, e quando c’è un risultato da recuperare. Tuttavia non si può pretendere che in dieci-quindici minuti il nuovo entrato compia il miracolo, specialmente se ha capito d’essere poco considerato. Sembra che in questo finale di campionato Mister Ventura voglia dare maggiore spazio alle giovani leve, quali Gaston Silva, Jansson, Martinez, con l’intento, forse, di ridare slancio ad una truppa che sembra sfiduciata e intristita.

Prossimo scoglio da superare, la Lazio tra le mura amiche, ma all’ora di pranzo, appuntamento che non si confà ai granata, che sono chiamati ad invertire, finalmente, questo trend negativo.

E poi i rumors di mercato, che non fanno certamente bene all’ambiente. Mister Ventura viene dato in partenza, e al suo posto si fanno i nomi di Gasperini e di Di Francesco, il primo allenatore esperto, e il secondo tecnico emergente che sta ottenendo ottimi risultati con il Sassuolo. Ma sono solo rumors, o almeno si spera, anche se prima o poi, nel mondo del calcio, gli avvicendamenti sono cosa naturale. L’ideale sarebbe che il Toro si riprendesse il suo spazio, tornasse cioè ad essere quello dell’anno scorso o di due stagioni fa, e allora tutto o quasi si rimetterebbe a posto, senza più critiche, sfottò e rumors di sorta.

 

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Articolo pubblicato il 02/03/2016