I dimenticati - "Strade di fuoco"

Divertente "favola rock" degli anni '80 diretta da Walter Hill, indimenticato regista de "I guerrieri della notte"

Correva l'anno 1984, quando il grande regista Walter Hill si imbarcava nel suo progetto più personale e purtroppo (numeri del botteghino alla mano) anche uno dei suoi film economicamente più fallimentari, incassando poco più della metà dei soldi spesi per realizzarlo.

Ovviamente nè questo nè il successivo "Chi più spende... più guadagna!", originale commedia destinata però anch'essa al flop commerciale, riuscirono a scalzare dalla sella un vecchio "cowboy della telecamera" come Hill, figlio spirituale e degno erede del cinema che sapeva unire un grande mestiere assieme ad arte e intrattenimento come quello di Sam Peckinpah.

Il film in questione è "Strade di fuoco", una moderna "favola rock", tanto per citare letteralmente l'incipit che appare nei titoli di testa del film.


Una storia semplicissima realizzata con gran classe, dove una bellissima e ancora adolescente Diane Lane interpreta la famosa cantante "Ellen Aim", rapita nel bel mezzo di un concerto da "Raven Shaddock", un cattivissimo motociclista vestito interamente di pelle e cuoio con lo sguardo inquietante e mefistofelico di Willem Dafoe, anch'esso attore agli inizi ben lontano dai suoi futuri successi come gli indimenticabili "Platoon" e "L'ultima tentazione di Cristo".


Al suo salvataggio si lanciano prontamente il fidanzato/manager "Billy Fish" (un avido e arrogante ma comunque sempre simpatico Rick Moranis) e il suo ex-fidanzato e soldato di ventura Tom Cody, l'allora esordiente Michael Paré che diverrà il solito "duro e belloccio" di una infinità di film d'azione di alternante qualità, solo per poi cadere nell'oblio degli attori dimenticati ma venendo infine ripescato divenendo "l'attore feticcio" del discutibile regista Uwe Boll.

Ai due poi si unisce la tostissima "guerriera" McCoy, una Amy Madigan di solito più avvezza a commedie e film romantici come "L'uomo dei sogni" e "Le stagioni del cuore", qui invece simpaticissima quanto manesca nel ruolo di "braccio destro" a seguito dell'eroe in missione di salvataggio della bella di turno.


Walter Hill mette in scena questa "fiaba metropolitana" di cavalleresco salvataggio, con gli eroi e i cattivi a bordo di fiammanti decapottabili o motociclette anzichè fidi destrieri e carrozze, dirigendo con la sua solita impeccabile classe e maestria dietro la macchina da presa, alternando frenetiche scene action a momenti da videoclip con naturalezza e senza mai annoiare lo spettatore, passando come un treno lungo il genere western, romantico e musical e infarcendo i dialoghi dei vari personaggi con battute da cine-comics sopra le righe ma azzeccatissime.


Hill riesce a creare un mix unico e irripetibile, ovviamente anche assieme alle meravigliosa fotografia di Andrew Laszlo, già suo collaboratore per il cult "I guerrieri della notte", film da cui questo "Strade di fuoco" attinge a due mani le atmosfere da "fumetto metropolitano", esasperando sapientemente quelli che sono sicuramente dei personaggi "stereotipati", ma anzichè come si suol dire "tagliati malamente con l'accetta", in questo caso invece "lavorati di fino con il bisturi" quasi a diventare delle iconiche action-figure da collezione.

Ma cerchiamo ora di scoprire i punti forti di questo film attraverso i vari elementi che lo compongono.


IL BUONO, LA BELLA E IL CATTIVO
La coppia di innamorati del film funziona alla grande, senza cadere troppo nella melassa dei facili sentimenti, ma anzi con la bella Diane Lane che una volta salvata cerca di fare ingelosire il suo ex facendo le moine al piccolo Rick Moranis.

Lo stesso "eroe" poi non si getta prontamente al salvataggio della bella, ma anzi pretende da Moranis una paga come un mercenario per imbarcarsi nella missione, anche se poi non esiterà a gettare l'intero gruzzolo appena guadagnato in faccia al suo rivale in amore per mettere bene in chiaro le cose con la sua innamorata.


Ma ovviamente, come in ogni fiaba degna d'amore di questo nome, perchè la miscela funzioni a dovere ci vuole un cattivo vecchio stampo da contrapporre ai protagonisti e in questo non si poteva scegliere attore migliore di Willem Dafoe per interpretarlo.

Il grande cattivo è poi l'indiscusso leader dei "Bombers", una banda di teppisti tutti dall'aspetto e l'abbigliamento nero lucido de "Il selvaggio" interpretato da Marlon Brando.

Inizialmente interessato solo alla bella cantante, il malvagio Dafoe assieme alla sua combriccola di bulli su due ruote finirà poi con prendersela con l'intera città per fare uscire allo scoperto Michael Paré, reo di aver dato alle fiamme il loro covo e aver rapito la già "rapita" Diane Lane strappandola alle grinfie del loro capo.


Inevitabile e spettacolare il duello finale tra i due, "proletariamente" combattuto a colpi di martello davanti a una platea divisa tra i Bombers e i cittadini finalmente esasperati al limite dalla violenza della banda che scendono in strada armati fino ai denti pronti a dar guerra contro i malfattori motorizzati.


UNA FAVOLA ROCK NON SOLTANTO ROCK
Nonostante l'incipit già menzionato della "Rock & Roll Fable", le musiche del film in realtà spaziano dal pop in stile "videoclip" al blues cantato selvaggiamente nel covo dei cattivi, fino al soul "a cappella" cantato dal gruppo di colore al quale i nostri protagonisti rubano il pullman per sfuggire alle grinfie dei cattivi al loro inseguimento.

Su tutti il pezzo più famoso della pellicola è probabilmente "Nowehere Fast" (che potete ascoltare nel video poco più sotto) del gruppo musicale "Fire Inc.", band creata ad hoc per il film che suona anche il brano "Tonight is What it Means to Be Young" con cui si conclude tutta la storia.

Niente male poi anche la canzone "Sorcerer" dei Fletwood Mac, brano pop-rock cantato verso la metà del film dalla stessa Diane Lane in persona con un'apprezzabilissima qualità e melodia nella sua voce.

Menzione merita infine anche "I Can Dream About You" di Dan Hartman, anch'esso presente nel concerto di chiusura del film e che è stato il brano più di successo e che ha venduto più copie di tutta la sua colonna sonora.


OTTANTA VOGLIA DI ACTION
Veramente pregevoli tutte le sequenze d'azione del film, dove ovviamente un regista come Walter Hill dà il meglio di se mettendo in scena delle sparatorie e degli inseguimenti divertenti e spettacolari.

Dal primo scontro di Paré con un gruppo di teppisti, epicamente affrontati con un coltello a scatto a modo e memoria della lucente spada di un valoroso cavaliere; passando per l'invasione dei teppisti nel concerto di Diane Lane e il successivo "tiro al bersaglio" di Paré sui tetti sovrastanti il covo dei Bombers, che l'eroe mette a ferro e fuoco assistito dalla sua altrettanto combattiva spalla Amy Madigan e riuscendo inoltre a salvare la bella cantante legata alla branda del cattivissimo Dafoe.


Passando poi per fughe sulla metropolitana e una pattuglia di poliziotti corrotti, coi quali però la corruzione dei soldi di Moranis non basta e ci vuole il fucile spianato in faccia da Paré per sorpassare l'ostacolo, non prima ovviamente di avere fatto a pezzi le auto e motociclette dei "luridi piedipiatti".

Memorabile poi il primo faccia a faccia tra Paré e Dafoe, i quali si giurano vendetta nella strada avvolta dalle fiamme (da cui il titolo) a colpi di battute da duro e epici sguardi di sfida che non promettono nulla di buono; faccia a faccia che infatti sfocia nel già menzionato duello finale a colpi di martello, proletario e "rockeggiante" strumento di distruzione col quale i due cercheranno di farsi a brandelli come moderni gladiatori da strada di fronte all'intera popolazione del quartiere e la polizia da una parte contro la gang dei motociclisti dall'altra.


Fire Inc. - Nowehere Fast


Una favola rock quindi forse scontata nel suo svolgimento ma originalissima come messa in scena e regia, unendo le atmosfere de "I guerrieri della notte" alle luci elettriche e le strade sporche e bagnate di "Blade runner", con protagonisti usciti per direttissima da un fumetto western (il duro, il cattivo, la bella damigella in pericolo, il boss pieno di soldi) mischiato a una faida di moderna "cavalleria d'asfalto", con motori rombanti al posto dei fieri destrieri d'un tempo e l'immancabile storia d'amore tra i due protagonisti.

Love story che però non andrà affatto a finire come si potrebbe pensare, col duro e puro Michael Paré che lascia la sua bella (nonostante l'abbia riconquistata) incapace di conciliare la sua vita con quella di un uomo perennemente in attesa nel camerino dopo i concerti della sua amata, allontanandosi a piedi per le strade finalmente sicure della sua città fino a scroccare un passaggio al suo fidato "braccio destro" (donna più rude, ma decisamente più compatibile col suo carattere) Amy Madigan, con la quale non sappiamo se potrà o no avere un futuro romantico prima dei titoli di coda finali.

 

VI LASCIO COME AL SOLITO ANCHE PER QUESTA SETTIMANA CON LA SPERANZA DI AVERVI CONSIGLIATO QUALCOSA CHE RISULTERA' DI VOSTRO GRADIMENTO, MAGARI RIVALUTANDO CON OCCHIO DIVERSO LO STESSO FILM SE GIA' LO CONOSCEVATE; DANDOVI INFINE APPUNTAMENTO PER LA SETTIMANA PROSSIMA E IL PROSSIMO FILM DA TIRAR FUORI DAL CASSETTO PIENO DI RAGNATELE DEL DIMENTICATOIO DEL CINEMA. ALLA PROSSIMA E LUNGA VITA AL ROCK!

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 13/03/2016