I dimenticati - "Pantaleón e le visitatrici"

Un divertente e sexy "esercito dell'amore" per una serata lungo le sponde dei caldi fiumi peruviani

Fate l'amore e non la guerra. E chi dice che nel cinema non si possano avere entrambi?

Amore e guerra sono due elementi che di solito vanno a nozze in ogni film e in questo caso, pur trattandosi di "amore mercenario", questo romantico e divertente film diretto nel 1999 da Francisco José Lombardi non fa eccezione.

Immerso nelle meravigliose ambientazioni naturali peruviane e impreziosito ulteriormente dalla ancor più naturale bellezza delle prorompenti attrici che intepretano appunto le calienti "visitatrici", il film è perennemente in bilico tra la fotografia semplice e spoglia della vita "civile" del Capitano interpretato da Salvador del Solar, contrapposta ai colori saturi e caldi coi gialli e il verde luminosi delle foreste amazzoniche e le mimetiche dell'esercito, contro la pelle dorata delle belle e simpatiche attrici che popolano il piccolo "harem" che lo stesso Solar è chiamato a costruire.


Sotto comando dei suoi superiori infatti, nel ruolo del Capitano Pantaleon è chiamato a creare e organizzare un gruppo di prostitute per soddisfare le voglie represse dei soldati sperduti nei più reconditi avamposti militari dela giungla.

Compito che si rivela più complicato del previsto, costretto ovviamente a destreggiarsi tra l'ottusa dabbenaggine dell'apparato militare e i viscidi compromessi di corruzione con i più laidi e disgustosi uomini che popolano la fiera della carne dell'amore a pagamento.


Non per ultima poi, da uomo sposato qual'è, altrettanto ardua da combattere è l'inevitabile tentazione personale, quotidianamente messa alla prova dalle sue "impiegate" in abiti succinti e sempre pronti a riempirlo di moine, su cui tra tutte spicca senza dubbio la sovrannaturale bellezza dell'attrice colombiana Angie Cepeda; nel film chiamata da tutti appunto molto semplicemente "La colombiana".


Il film ebbe ottimi incassi come previsto soprattutto in sud-America, ma anche nel resto del mondo se la cavò più che dignitosamente, compresa la nostra Italia dove tenne botta alle solite commedie nostrane di Pieraccioni & company.

Leonardo Pieraccioni stesso infatti, folgorato come il resto del pubblico maschile dalla bellezza statuaria della colombiana Cepeda, prima attrice avvezza soltanto alle soap-opera, la scelse e volle al suo fianco poi per il suo successivo film "Il paradiso all'improvviso".


Ma cerchiamo di capire più nel dettaglio il piccolo successo (quantomeno locale) di questo film un pò troppo ingiustamente dimenticato.


OH CAPITANO MIO CAPITANO
Il personaggio che convince di più nella fauna pittoresca della "Pantilandia" è ovviamente Pantaleon stesso, interpretato col giusto peso di malcelata emozione, auto-ironia e compostezza da parte del bravo e convincente Salvador del Solar.

Personaggio inizialmente rigido e autoritario col fare pignolo e austero di un ragioniere, l'imperturbabile Capitano verrà a mano a mano sempre più ammorbidito dalla situazione e i personaggi con cui e in cui (non per sua scelta) si trova coinvolto per svolgere i suoi ordini.


Non basterà infatti al povero soldatino chiamare le prostitute "visitatrici" oppure le brande "postazioni" o ancora un rapporto sessuale come "prestazione" per non farsi travolgere dal piccolo mondo che è chiamato a costruire.

Così come non basterà chiamare la sua focosa relazione con la Cepeda come "test di qualità" per impedirgli di innamorarsi alla follia della splendida colombiana, rischiando e perdendo addirittura il rispetto dai suoi superiori e venendo mollato dalla stessa moglie che aspetta un figlio da lui, completamente ignara del lavoro "top-secret" del marito.


Perfetto esempio dell'ottusa mentalità militare all'inizio, nonostante le sue più che valide capacità organizzative e anzi scelto proprio per l'esagerazione matematica con cui si appronta al suo compito; per poi finire rovinosamente di prospettare ai suoi superiori la necessità di battaglioni da migliaia di prostitute per soddisfare le voglie dell'enorme esercito peruviano.

Un personaggio che è tanto più divertente tanto quanto cerca di essere serio, ottimamente costruito per cozzare di testa nel mondo delle audaci e prosperose signore a pagamento e la fauna di papponi e marmaglia assortita che le circonda.


SORRISI E AMORE CON GRAZIA E CANDORE
Il pericolo più grosso per le commedie moderne, specie quelle abbondantemente popolate di scene di nudo integrale come questo film, è lo scadere nella comicità di grana grossa a colpi di parolacce e doppi sensi incentrati sulle curve ben modellate delle attrici protagonisti.

Pericolo più che scampato in questo caso, dove il personaggio di comicità principale è appunto il summenzionato Pantaleon e la sua reazione ad un mondo di rustica bellezza e mestiere che non conosce.


Molto romantico poi l'evolversi del suo rapporto con la colombiana Cepeda, dapprima fatto di curiosità mista a desiderio e poi di finta indifferenza in quanto suo suo "datore di lavoro" e superiore in gerarchia.

Ma la Cepeda saprà sciogliere con grazia il gelido distacco da ragioniere/soldato del Pantaleon, facendolo guardare oltre le forme della prosperosa visitatrice dove nasconde il cuore di una semplice ragazza in cerca di affetto e protezione.


Molto divertenti poi i vari sottoposti che lavorano nella Pantilandia, dalla coppia di soldati gay scelti appunto per la loro indifferenza alle voluttuose lavoratrici del "servizio visitatrici", alla collega Pochita che è gelosa del rapporto tra Pantaleon e la colombiana; fino alla rude ma pragmatica Chuchupe, ex-matrona di bordelli che diventa subito l'entusiasta braccio destro del volenteroso nella sua missione per conto dell'esercito.


Lo stesso esercito poi è popolato da divertentissimi e sempre scandalizzati bacchettoni come i due ufficiali di collegamento ai quali si rapporta il "don Panta", come finirà per essere chiamato Pantaleon dall'intera comunità che riesce a costruire.

Ufficiali tanto scandalizzati quanto incapaci di rispondere alle ineccipibli logiche di calcolo basate sulla psicologia froidiana del nostro Capitano, più che bene armato di argomenti e statistiche a perorare la sua causa per la costruzione del suo "plotone di piacere" con cui soddisfare le voglie inesauribili dei soldati.


UNA COLOMBIANA CHE BUCA LO SCHERMO
Probabilmente il mio sarà un punto di vista molto maschilista, ma credo di non avere sottolineato abbastanza l'importanza nel film della bellissima Angie Cepeda.

Dapprima l'attrice spicca ovviamente dal punto di vista estetico, facendo facilmente sparare una esclamazione o due soffocati da un colpo di tosse agli spettatori maschili di questo film.


Ma il personaggio viene fuori ottimamente anche sulla distanza nell'evolversi del suo rapporto/scontro con Pantaleon, di cui diventa sia l'amante che la nemica numero uno che manda a monte tutta la sua rigida compostezza e rischia di compromettere la sua carriera e la sua vita personale.

Quel che più funziona dei dialoghi tra i due è la "naturale innocenza" con la quale la donna risponde agli impettiti e sprezzanti rimproveri del Capitano, riconoscendo subito lo schema di amore/odio alla base del loro approcciarsi e rivelandolo apertamente allo stesso, sempre più spaesato ma incuriosito al contempo dalla conturbante e semplice malizia della ragazza.


Sarà poi la stessa colombiana a causare (involontariamente) la fine della missione "visitatrici" e della stessa Pantilandia, incolpevole vittima dell'odio aizzato da un lercio commentatore radiofonico adirato da non aver ricevuto quel che crede un più che giusto compenso "sottobanco" per promuovere il nuovo servizio offerto dall'esercito peruviano ai suoi soldati.


SPERO DI AVERVI INCURIOSITO QUANTO BASTA PER CONCEDERE UNA POSSIBILITA' A QUESTO BEL FILM, CASOMAI NON LO AVESTE GIA' VISTO (a differenza di altri, a volte capita che lo passino sui canali in chiaro) E NON AVER INCENTRATO UN PO' TROPPO IL MIO ARTICOLO SULLA PURA BELLEZZA ESTETICA PER UOMINI PRESENTE NELLA STORIA, PIENA INVECE DI MOMENTI DIVERTENTI E TRISTI E TANTI PERSONAGGI OGNUNO DIVERSO DALL'ALTRO NEL QUALE POTREMO RICONOSCERE ALCUNI DEI PIU' SIMPATICI (O INSOPPORTABILI) TRA GLI AMICI E PARENTI ASSORTITI CHE GRAVITANO INTORNO ALLA NOSTRA VITA, IN QUANTO LA SEMPLICITA' E L'ARMA CON LA QUALE SI COLPISCE SEMPRE IN MODO PIU' DIRETTO E PIU' A FONDO NEL CUORE DELLO SPETTATORE. BUONA VISIONE, HASTA LA VISTA A TUTTI!!!

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Articolo pubblicato il 17/04/2016