Pianeta Toro - Un bel Toro, ma ancora acerbo
L'esultanza di "Gallo" Belotti (Foto Torino FC)

L'Opinione - A cura di Francesco Venchi

L’avevamo scritto poco tempo fa, che il Toro avrebbe bisogno di alcuni innesti di qualità per diventare una squadra completa, dotata di personalità, e conscia dei propri mezzi. Quest’anno abbiamo sperimentato più volte, a nostre spese, cosa significa peccare d’ingenuità e di scarso carattere, e quindi sarebbe opportuno ovviare a queste mancanze.

Nel primo tempo, il Toro ha letteralmente sovrastato la Roma, ma non ha avuto la capacità di chiudere la partita. Già dopo venti secondi dal fischio d’inizio, Martinez avrebbe potuto andare a segno grazie ad uno svarione di Manolas, e poi ha deliziato gli spettatori con un sombrero sullo stesso Manolas.

Ma il prim’attore è stato ancora una volta il “Gallo Belotti”, che ha svariato su tutto il fronte d’attacco, ha difeso, ha verticalizzato la manovra e si è procurato un altro rigore, che ha trasformato con maestria. Il Toro, oltre ad un attaccante di razza, ha finalmente trovato anche il rigorista.

E finalmente ha ritrovato il gol anche Martinez, autore di una bella prova, di sostanza, che ci fa ricredere sul fatto di destinarlo “a farsi le ossa” in un’altra squadra, piuttosto che tenerlo “in casa”, e schierarlo alla bisogna.

Tuttavia, c’è da essere molto dispiaciuti per come si è conclusa la partita; la sconfitta per 3 - 2,   dopo essere stati due volte in vantaggio, e aver dominato per lunghi tratti la Roma, lascia l’amaro in bocca. Se poi si pensa che all’86° il Toro conduceva per 2 - 1, sembra incredibile che il risultato finale sia stato di 3 - 2 per i giallorossi.

Eppure, quel fuoriclasse di Francesco Totti, che prossimo alla soglia dei quarant’anni non ha proprio voglia di “appendere le scarpe al chiodo”, ha segnato due gol regalando alla sua squadra, e ai suoi tifosi, che non mancano mai di osannarlo, una vittoria  che sembrava una chimera per lo stesso Spalletti. Il quale ha mandato nella mischia, al minuto 86, Totti, dopo avergli preferito Dzeko, forse per farlo “partecipe” della sconfitta, mentre si è dovuto poi ricredere e ingoiare un boccone amaro.

Chi vincerà nella diatriba tra Spalletti e Totti? L’arbitro Pallotta avrà il suo bel daffare per appianare l’ingarbugliata situazione che si è venuta a creare nella Roma. A proposito di arbitri, Calvarese ieri sera è stato disastroso, da 3 in pagella, voto pari ai tre errori macroscopici che ha commesso senza contare gli altri. Non ha fischiato due penalty a favore della Roma, mentre ha concesso il terzo che ha deciso l’incontro, ma che rigore non era. Forse si sentiva in dovere di risarcire la Roma, ma così invece ha finito per compiere tre  errori invece di due.

Peraltro, non si può sottacere il fatto che il primo gol di Totti, dopo appena venti secondi dal suo ingresso in campo, è stato favorito da una dormita della difesa granata. La principale pecca del Toro, a conferma della sua poca personalità, è di aver arretrato troppo il baricentro verso la mezz’ora del secondo tempo, quando invece sarebbe stato necessario e opportuno tenere più lontano da Padelli i giocatori giallorossi.

Il campionato volge al termine, e le squadre, almeno quelle che non hanno più obiettivi da raggiungere, stanno già programmando la campagna acquisti in vista del prossimo torneo. Il Toro, se vuole veramente fare un salto di qualità, dovrebbe arricchire il suo organico con tre elementi di spessore che potrebbero rilanciarlo stabilmente nella parte sinistra della classifica, con l’obiettivo di tornare a lottare per un piazzamento europeo.     

 

 

 

 

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Articolo pubblicato il 22/04/2016