Pianeta Toro - Udinese Travolta
I tifosi granata euforici a Udine (Foto Torino FC)

L'Opinione - A cura di Francesco Venchi

Alla terz’ultima di campionato, e nella settimana che precede quella in cui ricorre il 67° Anniversario della tragedia di Superga, il Toro è andato a vincere per 5 - 1 ad Udine, offrendo una prestazione entusiasmante. Oltre alla schiacciante vittoria, ha fatto piacere ammirare la buona verve dei giovani messi in campo da Mister Ventura, eccellente viatico per il futuro prossimo dei Granata.

“Gallo” Belotti si è confermato goleador, il più prolifico degli italiani in questo 2016, realizzando una rete con precisione e freddezza dopo una cavalcata di sessanta metri. Un altro splendido gol gli era stato annullato nel primo tempo, per un fuorigioco inesistente.

Sono tutte “chiamate” non facili quelle che riguardano il Torino? (ricordando anche il gol di Maxi Lopez nell’ultimo Derby). Ma nei casi dubbi di fuorigioco, non esiste una direttiva AIA che consiglia di non fischiare? Ad ogni buon conto Belotti è arrivato in doppia cifra in fatto di segnature, sta attraversando un ottimo periodo di forma, e quindi ha creato tutte le premesse per una sua convocazione in Nazionale per partecipare ai prossimi Campionati Europei di Francia.

Martinez ha realizzato la sua prima doppietta, mettendosi in evidenza con giocate pregevoli, come quella con cui ha segnato il primo dei suoi due gol. Jansson ha aperto le marcature, deviando di testa in rete una bella palla da calcio d’angolo. Gaston Silva, schierato finalmente nel suo ruolo naturale di centrale, ha convinto, e Zappacosta ha trovato posto sulla fascia destra, con il sempre validissimo Bruno Peres a giostrare efficacemente sulla fascia opposta. Mister Ventura ha così potuto festeggiare nel migliore dei modi la sua 150^ partita con il Toro, indubbiamente un bel traguardo, che auspichiamo possa essere incrementato dal Tecnico genovese.

Insomma il Toro ha dimostrato, contro l’Udinese, d’avere l’ossatura e le carte in regola per affrontare da protagonista il prossimo campionato di Serie A. Glik e Maksimovic, molto probabilmente, possono già considerarsi degli ex. I denari rivenienti dalle loro cessioni serviranno per rinforzare la squadra, in particolare in quei settori che hanno evidenziato delle carenze, primo fra tutti il centrocampo, che necessita di un forte mediano che detti il gioco. Vives è stato encomiabile, ma non è più giovanissimo, e Gazzi, anch’egli sempre pronto quando è stato mandato in campo, è giocatore di rottura, e non d’organizzazione di gioco.

Negli ultimi cinque anni, il Torino, sia Società, sia Squadra ha fatto passi da gigante; ha attuato una metamorfosi impensabile  anche da parte di tanti tifosi. Merito del Presidente Cairo, del D.S. Petrachi e del Tecnico Ventura, in primo luogo.

Il Club Granata e il suo Patron hanno vinto Il Premio “Financial Fair Play 2016” con le seguenti motivazioni della giuria: “Si sono particolarmente distinti nell’oculata, corretta, virtuosa e innovativa gestione economica in ossequio alle nuove e vigenti regole del fair play finanziario, elevandosi a modello di riferimento per il panorama sportivo europeo”.

Questo è il giusto riconoscimento per il cambiamento radicale che ha caratterizzato il club Granata nell’ultimo quinquennio. Sarebbe un peccato non proseguire nell’opera, per poter raggiungere traguardi sportivi di prestigio, in linea con la Storia e il valore del Toro.

Il Leicester è riuscito a coronare il suo sogno, compiendo un’impresa storica; plaudiamo con entusiasmo all’impresa del Leicester e del suo Tecnico Claudio Ranieri; il Toro, che  ha già calcato le scene internazionali con successo e pieno merito, che ha vinto scudetti, ed è entrato nella Storia grazie agli “Invincibili”, non solo può sognare, ma può ambire a ridiventare protagonista nel panorama calcistico nazionale e internazionale.    

 

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Articolo pubblicato il 04/05/2016