Con una “zampata” di Belotti il Toro fra i tre punti della serenità; dopo tre sconfitte consecutive con 10 reti subite, i granata ritrovano se stessi.

Un bel match quello dei granata che hanno affrontato i rossoblu genoani, in maglia bianca per l’occasione, con il piglio della determinazione.

Sicuramente il Mister Sinisa Mihajlovic ha saputo trovare le giuste parole per rimotivare i suoi ragazzi ed il verdetto del campo lo dimostra.

Al di là del risultato e della grande prestazione di Belotti, vicino al gol in più occasioni, tutta la squadra si è mossa con il piglio di chi fa valere il proprio peso specialmente fra le mura amiche, quelle che non perdonano nulla.

C’è anche da dire che il portierone Joe Hart dà sempre più sicurezza e certezze agevolando il compito dei compagni di reparto, fattore importantissimo per giocare in scioltezza; anche contro il Genoa Hart ha sfoggiato la sua classe ed il suo temperamento risultando decisivo nelle poche, ma peraltro pericolose, sortite dell’undici di Juric.

Toro rinato, quindi, che ha ritrovato l’aggressività che il Mister vuole, quella che porta lontano, quella che può vestire di granata l’Europa calcistica. 

E lo vedremo dopo la pausa natalizia in quel di Reggio Emilia contro il Sassuolo, banco di collaudo insidioso ma accessibile per fare i tre punti che avrebbero il sapore del trampolino di lancio verso le mete più ambiziose.

Quelle che chiedono i Fedelissimi del “Grande Torino”, lo stadio del passato, nel nome, e del presente nella realtà che Urbano Cairo ed i suoi collaboratori hanno saputo costruire con saggezza e oculatezza.