Regali da uno sconosciuto – The Gift

Insolito triangolo domestico di vendetta e rancore, opera prima del regista/attore Joel Edgerton

Attore poco più che quarantenne ma già all'attivo di diversi film di successo, Joel Edgerton è inoltre un ottimo sceneggiatore che due anni fa ha esordito alla regia con questo suo "Regali da uno sconosciuto - The Gift", thriller psicologico di palese ispirazione Hitchcockiana.

Uscito nelle sale nel 2015, il film ha riscontrato un discreto successo di critica e un ottimo risultato ai botteghini, incassando quasi 60 milioni di dollari in giro per il mondo a fronte dei soli 5 milioni costati per produrlo.

Come detto sopra, prima esperienza da regista ma non da sceneggiatore per il bravo Edgerton, già autore della storia dietro al film "The Square", altro ottimo thriller diretto dal fratello Nash Edgerton e interpretato dal bravissimo David Roberts, dove già da prova di saper narrare e costruire ottime trame piene di personaggi moralmente ambigui e risvolti inaspettati.

Carriera di sceneggiatore che Edgerton prosegue poi con coerenza firmando le sceneggiature del thriller "Felony", poliziesco incentrato su un detective corrotto intepretato da lui stesso, oltre che dell'interessante "The Rover", film a sfondo apocalittico sulla falsariga di "Mad max", interpretato dal sempre bravissimo Guy Pearce e diretto da un altro interessante regista esordiente, David Michôd, già promosso pochi anni prima con il suo ottimo "Animal Kingdom".

Successivamente a questo "Regali da uno sconosciuto" scriverà poi la sceneggiatura di "Jane Got a Gun", interessante western al femminile con protagonista la bella e brava Natalie Portman nell'insolito ruolo di giustiziera implacabile, diretto con gran classe e gusto per il citazionismo dei vecchi western dal regista Gavin O'Connor.


O'Connor che poi aveva già diretto lo stesso Joel Edgerton in "Warrior" del 2011, dove sullo sfondo di un torneo di arti marziali miste metteva in scena, assieme al grande (sia a livello "fisico" che recitativo) Tom Hardy e un superlativo Nick Nolte, un interessante "triangolo familiare" fratello/padre/fratello davvero ben riuscito e accattivante.

Una carriera di attore poi costellata di tanti "piccoli ruoli" però davvero scelti con cura, a volte per farsi amico il pubblico come nel suo piccolo cammeo nella nuova trilogia di Star Wars, dove interpretava il "fratellastro" di Anakin Skywalker a cui poi sarebbe stato affidato il piccolo Luke, futuro protagonista cronologicamente degli eventi a venire nella saga.

Oppure ancora nel discusso "Exodus" di Ridley Scott, dove interpretava il cattivissimo Ramses, fratellino putativo del Mosè interpretato da Christian Bale; se non poi in "Zero Dark Thirty" di Kathryn Bigelow al comando di un manipolo di soldati incaricati di stanare Bin Laden o ancora nel remake/prequel de "La Cosa" o in film come "Midnight Special", da me per altro consigliato nell'articolo "Midnight Special".


Un attore, sceneggiatore e regista quindi plasmato da influenze ed esperienze particolari, su tutti come già detto al principio il maestro della tensione per eccellenza Alfred Hitchcock per esempio, ma anche altri geni del cinema come Francis Ford Coppola o Stanley Kubrick, di cui questo film di oggi è pieno di spunti e piccole gustose citazioni.

Ma entriamo più nel dettaglio parlando delle qualità migliori e più riuscite di questo "Regali da uno sconosciuto - The Gift".


IN DUE SIAMO POCHI MA IN TRE SIAMO TROPPI
Ed è infatti il solito triangolo "lui, lei, l'altro" su cui si basa questo film, anche se non c'è nessun amore tra lei e l'altro ma anzi l'altro è ossessionato invece dal marito.

Appena trasferitosi assieme alla moglie nella loro nuova casa, in un quartiere tranquillo della "periferia bene" di Los Angeles, il personaggio interpretato da Jason Bateman comincia infatti a incontrare sempre più spesso e ricevere regali e visite inaspettate da un vecchio compagno di scuola interpretato dallo stesso Joel Edgerton.


Inizialmente felici di fare amicizia, la coppia però viene lentamente e progressivamente turbata dalla insistente presenza dell'uomo nelle loro vite, fino a una cena come suoi ospiti dove chiariscono finalmente di voler essere lasciati in pace.

Da quel punto in poi si apre apertamente un rapporto ostile e legato a un vecchio episodio di bullismo scolastico che nasconde un piccolo grande segreto tra i due uomini, di cui la donna è ignara e nessuno dei due vuole parlargliene.

Un'ottima storia sviluppata coi ritmi giusti e con le giusta introduzione dei personaggi e alcune saggiamente tese scene di disagio e di tensione, sviluppate con intelligenza senza improbabili e sganassone rincorse con coltellacci in mano come altri cento film post "Scream" di Wes Craven.


Un film che conferma ancora una volta la bravura in scrittura di Joel Edgerton e ci fa scoprire inoltre il suo talento dietro la macchina da presa.


UN BULLO E' PER SEMPRE
Quello che colpisce maggiormente del film è come viene proposta e sviluppata la psicologia dei vari personaggi, special modo i due caratteri maschili di Edgerton e Bateman.

Se all'inizio infatti siamo propensi a stare dalla parte del bravo maritino e la moglie, continuamente importunati e indispettiti dalle visite a sorpresa e i regalini del terzo incomodo; con il passare dei minuti ed il dipanarsi della trama vediamo infatti un "ritorno alle origini" del personaggio di Bateman.


Da affabile e simpatico uomo in carriera infatti la maschera della civiltà e delle buone maniere si crepa irrimediabilmente, rivelando il bullo prepotente e bugiardo che nascondeva sotto, facendo mettere in discussione alla moglie (una grande Rebecca Hall davvero in parte) se questo è davvero l'uomo che si è scelto con cui allevare dei figli e passare il resto della vita.

Dall'altro lato invece il personaggio di Edgerton sembra quasi "sgretolarsi" sotto l'idea del pazzo pericoloso che lo spettatore può farsi all'inizio, arrivando addirittura ad impietosirsi e quasi parteggiare per lui una volta chiara la sua natura di "debole" e vittima designata dai bulli di turno.


Vittima non però così inerme come sembra, in quanto capace di attuare una tremenda vendetta ai danni del bullo e violento arcinemico dei tempi della scuola, una vendetta con cui porterà via lui tutto come era avvenuto per sè stesso tanto tempo prima.


LA VENDETTA VA SERVITA SORSEGGIANDO KUBRICK
Molto carine le varie citazioni "sotto-traccia" inserite all'interno del film, dal famoso labirinto di "Shining" su una bottiglia di vino alla terribile "camera 237" riproposta questa volta in un ospedale; per non parlare ovviamente della psiche del marito protagonista che si ribalta durante la storia come fu per il folle Jack Nicholson del film di Kubrick.

Un personaggio che da faccia pulita e modi eleganti del marito perfetto si appana lentamente tornando ad essere lo squallido prepotente e profittatore che gli avevano dato tanta fama e gratificazione ai tempi della scuola.


Non male anche le varie e più evidenti citazioni di Francis Ford Coppola, dove nel film si fa più volte riferimento ad "Apocalypse now" e la sua scena di apertura con il volo degli elicotteri misto alla follia del personaggio di Martin Sheen.

Due uomini in lotta con in mezzo una moglie ignara, tutti e tre come per il film di Coppola costretti a intraprendere il loro viaggio oscuro nel "cuore di tenebra" della verità di cui nessuno vuole parlare e nessuno vuole affrontare le conseguenze.

Piccoli ma decisivi riferimenti poi anche sono presenti verso lo storico "Rosemary's Baby", con la bella Rebecca Hall incinta nel finale e che sarà il fulcro fondamentale della violenza e la vendetta tra i due uomini, nonchè la simpatica citazione del "Dr. Sapperstein", stesso medico di Mia Farrow nel diabolico film di Roman Polanski.



SEMPRE CON IL PIACERE DI VEDER ESORDIRE UN NUOVO BRAVO REGISTA E AUGURANDOMI CHE QUESTO FILM POSSA PIACERVI QUANTO AL SOTTOSCRITTO, VI LASCIAMO ANCORA PER LA PROSSIMA SETTIMANA SPERANDO POSSIATE ANDARLO A VEDERE AI CINEMA DOVE DA POCO SI TROVA IN PROIEZIONE. TENIAMOCI STRETTO QUESTO ATTORE/REGISTA DI BUON MESTIERE AUGUARNDOCI CHE POSSA CRESCERE ULTERIORMENTE PER QUEL BEL TALENTO CHE GIA' OGGI COMUNQUE DIMOSTRA DI AVERE. BUONA DOMENICA A TUTTI VOI!

 

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Articolo pubblicato il 05/03/2017