BEST OF 2017 - Parte 3

Il meglio del cinema dell'anno appena concluso

Per il terzo articolo sui BEST OF del 2017 ci buttiamo completamente sul genere fantascientifico.

Genere il cui apice e' stato raggiunto con "Blade Runner 2049", sequel del famoso film del 1982 che fece storia e ancora oggi rimane insuperato e di cui abbiamo gia' parlato nei nostri precedenti BEST OF.

Altro discusso esponente della fantascienza e' l'opera basata sul famoso manga "Ghost in the Shell", riuscito in quanto a personaggi e atmosfere, ma forse un po' troppo carente e tirato via dal punto di vista narrativo, seppur interpretato da una sempre convincente Scarlett Johansson e con un piccolo ruolo per l'amabile genietto giapponese Takeshi Kitano.

Per non parlare del altro chiaccheratissimo "Alien: Covenant", sequel che ha parzialmente deluso i fans storici della saga, pur essendo secondo chi vi scrive un film altamente all'avanguardia e imperdibile per gli amanti del genere fantascientifico; ottimo prequel assieme a "Prometheus" per narrare le origini aliene e non solo della vita stessa, uomini e replicanti inclusi.

Film che nel bene o nel male con il suo rumore ha un po' oscurato alcuni altri film meritevoli di attenzione, alcuni dei quali andremo a parlare in questo articolo senza ulteriori e inutili indugi.


VALERIAN E LA CITTA' DEI MILLE PIANETI (Luc Besson)
Altro regista che secondo i piu' degli opinionisti del web non azzecca un film dai tempi di Leon e Nikita (parliamo di quasi trent'anni fa), ma sempre secondo chi vi scrive non va preso e buttato nello scannatoio dei registi da dimenticare.

Seppur non riuscendo a superare i fasti dei suoi film anni '90, rimane sempre un autore da tenere in considerazione, capace con la sua immensa fantasia di creare dei mondi colorati e pieni di suggestioni difficili da dimenticare.

Senza contare che poi il suo ultimo "Lucy", action fantascientifico incentrato sul potenziale del nostro cervello sempre interpretato dalla bellissima Johansson di cui sopra, film forse un po' troppo tirato nei tempi per riuscire a colpire ma pur sempre godibilisso oltre che stra-campione di incassi collezionando la bellezza di quasi mezzo miliardo di dollari in giro per il mondo.

Successo non ripetuto per questo suo "Valerian e la città dei mille pianeti", i cui incassi (circa 200 milioni di dollari) non hanno dato grande margine di profitto a fronte dei costi affrontati per produrlo (175 milioni), stroncando quindi quasi sicuramente le gambe per un possibile sequel.

Un film che comunque resta un'opera visivamente ispiratissima e piena di fanciullesca fantasia nel suo essere avventuroso, con la giovanissima coppia di agenti speciali Dane DeHaan e Cara Delevingne impegnata a sventare un complotto governativo interplanetario ai danni di una razza aliena data per estinta da secoli.

Impossibile non rimanere affascinati da alcune divertenti trovate come il parco turistico "multi/dimensionale" o la spettacolare show-girl multi-forma interpretata niente meno che da Rihanna in persona; se non ancora infine l'affascinante complessita' di un universo multi etnico/razziale e di specie che Besson riesce a miscelare.

Un film che sicuramente non si scolpisce un nome nel tempio immortale della storia del cinema, ma a cui concederei senz'altro almeno la spensierata possibilita' di una visione o anche due, specie alla luce di altri pessimi film che vorrebbero essere di fantascienza contemporanea come "Transformers – L'ultimo cavaliere" o "Justice League" o ancora lo sfiatato remake del bellissimo "Linea mortale" di Schumacher degli anni 90.


THE WAR - IL PIANETA DELLE SCIMMIE (Matt Reeves)
Ultimo capitolo di una trilogia avviata 6 anni fa con il buon reboot "L'alba del pianeta delle scimmie", rivisitazione in chiave genetico/infettivo del vecchio cult con Charlton Heston del '68, incentrato invece sulla rovina della terra a causa delle devastazioni nucleari.

Proseguita poi con l'altrettanto valido "Apes Revolution - Il pianeta delle scimmie", dove si aggiungeva alla lotta scimmia/uomo anche dei dissidi rivoluzionari interni alle scimmie stesse, mettendo in discussione il leader e primo esemplare "parlante" della sua genia, la scimmia "Cesare" interpretata/mimata dal bravissimo Andy Serkis, gia' noto ai piu' per il suo ruolo di Gollum "mio tesssoro" nella saga de "Il signore degli anelli".

In quest'ultimo film abbiamo le scimmie al confronto finale contro gli uomini, che nel frattempo continuano tra l'altro allegramente a scannarsi tra loro stessi, nonche' vittima di un misterioso nuovo virus che sembra farli regredire a livello mentale arrivando addirittura al mutismo assoluto.

Follia umana perfettamente incarnata nel viso allucinato e il cranio rasato a zero del condottiero e colonnello Woody Harrelson, in lotta spietata contro scimmie ed esseri umani che minacciano l'autorita' sul suo piccolo regno.

Uomo dai folli propositi che grazie alla sua milizia privata riesce a catturare le scimmie e imprigionarle in una sorta di campo di sterminio, schiavizzando e umiliando Cesare di fronte al branco per piegare una volta per tutte la volonta' della sua razza; anche se ovviamente non ha fatto ben i conti con l'intelligenza e la forza di volonta' del popolo scimmiesco.

Un film veramente ben costruito e narrato senza tanti fronzoli, con i pelosi primati che sono piu' umani degli umani stessi, se non altro almeno come branco restando uniti nella tragedia anziche' ammazzarsi l'un l'altro come dei poveri fessi.

Sicuramente uno dei BEST OF da non perdere di quest'anno.


GUARDIANI DELLA GALASSIA VOL. 2 (James Gunn)
Diretto ancora da un sempre piu' scatenato James Gunn, gia' autore del primo episodio di questa simpaticissima e sgangherata combriccola di eroi.

Un film che gioca ancora sui punti di forza del primo capitolo e rilancia con coraggio in un soggetto ancora piu' folle e narrato in maniera inconvenzionale.

Punti di forze che erano ovviamente i personaggi, l'umano Chris Pratt nei panni di "Star-Lord" e la bellezza aliena di Zoe Saldana, passata dal blu di "Avatar" al verde della guerriera "Gamora".

Oltre che poi ovviamente il piccolo quanto cattivissimo "Rocket", procione da guerra doppiato (in lingua originale) da Bradley Cooper che e' sempre assistito dal suo fido braccio destro (mignolo destro) Groot, doppiato invece da Vin Diesel, presumiamo senza tanti sforzi visto che alla fine si limita sempre a ripetere la frase "Io sono Groot".

Reduci da una missione come mercenari per una regina che finira' col dargli la caccia per distruggerli, il gruppo viene salvato da un misterioso e all'apparenza onnipotente personaggio interpretato da Kurt Russell, il padre dimenticato di Star-Lord.

Impagabile al solito il buonumore con cui Gunn sdrammatizza anche le scene piu' drammatiche, controtendenza rispetto alla maggior parte dei colleghi sci-fi che tendono a prendersi troppo sul serio; come l'incredibile piano sequenza iniziale dove il Baby Groot ascolta indifferente il walkman, mentre sullo sfondo avviene una furiosa battaglia sfavillante di esplosioni.

O ancora possiamo parlare della riuscita aggiunta del personaggio della bella francesina Pom Klementieff, la sensitiva Mantis che percepisce emozioni e sentimenti a "contatto" con i visitatori.

Un film come al solito "ritmato" da una selezione perfetta di brani musicali che il regista miscela alla perfezione con la storia e le sequenze di scene senza mai fallire un colpo, anzi facendola diventare canzone dopo canzone un altro protagonista della storia.

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Articolo pubblicato il 21/01/2018