Intelligenza artificiale o aumentata?

Questo (non) è il problema

In termini di performance e di potenza di calcolo, la sfida coi computer è persa in partenza, essendo le macchine capaci di processare milioni di informazioni ogni secondo. D’altra parte, l’Intelligenza artificiale incomincia a farsi strada anche in ambito artistico, così come nell’esame di questioni che richiedono un giudizio etico-valutativo.

 

E questo apre a nuove problematiche: come sviluppare la guida robotizzata, sapendo che questa diminuirà certo il numero di incidenti ma al contempo anche la disponibilità di organi per i trapianti. L’altro nodo di Gordio è quello del lavoro, apparentemente minacciato dall’impiego di risorse tecnologiche che non necessitano di riposo.

 

La soluzione più efficace sembra essere quella alessandrina: troncare il problema, ribadendo il primato dell’inventiva sull’invenzione e accettando semplicemente di cambiare il modello di business. Con infrastrutture informatiche che sostengano l’implementazione su vasta scala dell’Intelligenza aumentata, per cui la leadership del potenziale umano viene mostruosamente accresciuta dall’efficienza dei circuiti al silicio.

 

 

(Immagine in copertina tratta da www.qualitytravel.it)

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 26/10/2019