Pianeta Toro - All’Olimpico Grande Torino l’Inter passeggia sui resti granata
L'infortunio del "Gallo" Andrea Belotti

Un brusco risveglio dopo il successo di Brescia

In un campo ridotto ad un acquitrino, per tutti, i granata hanno subito uno stop preoccupante per il modo in cui si è sviluppato.

Errori gravi hanno permesso all’Inter di andare in gol con il minimo sforzo rendendo vano il grande volume di gioco, peraltro altrettanto sterile, dell’undici di Mazzarri che ha perso troppo presto la possibile carta vincente: il “Gallo” Andrea Belotti, unica certezza insieme con “saracinesca" Sirigu di una squadra che viaggia più vicina alla zona retrocessione piuttosto che a quella che il popolo granata intravedeva dopo le prime due giornate di campionato.

Perdere con i nerazzurri di Conte ci può anche stare, ma perdere nella maniera che si è vista aumenta le perplessità sul rapporto fra lo spogliatoio e la conduzione tecnica.

A tratti è persino parso che la convocazione in Nazionale non faccia bene a tutti il che rende ancor più enigmatico comprendere se sia utile insistere o sia più opportuno dare una svolta, imprimere una sferzata che può rivelarsi dolorosa, ma altrettanto necessaria.

La cronaca vuole i nerazzurri in vantaggio al 12° di gioco con Lautaro Martinez che lascia sul posto una difesa pittosto approssimativa.

L’incolpevole Sirigu compie il primo miracolo al 31° su inzuccata a tu per tu di Lukaku. Un minuto dopo il raddoppio interista di De Vrij lasciato colpevolmente solo e libero sul secondo palo.

Ancora Sirigu di scena: al 41° toglie a Barella il terzo sigillo; lo emula il collega Handanovic che evita l’autogol con un istintivo e prodigioso intervento.

La ripresa vive un sussulto granata che va vicino al gol con Izzo; subito dopo, al 55°, Lukaku scrive il suo nome nel tabellino dei marcatori e sfiora il bis personale all’82°.

Nella “piscina” dell’Olimpico non succede più nulla di particolare tranne la contestazione dei tifosi torinisti delusi dall’ennesima prova in sordina dei propri beniamini.

E sabato 30 novembre il Toro va a Genova per giocarsi la credibilità residua contro il Grifone di Thiago Motta: un match difficile contro una squadra in cerca di identità e che veleggia, anch’essa, in zona calda.

Il recupero del “Gallo”, vittima al 12° di una contusione che lo ha costretto ad uscire dal match, è determinante per dare quella certezza che dà tranquillità alla squadra e incute timore agli avversari.

(Immagini Torino FC)

 

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Articolo pubblicato il 24/11/2019