Qui gatta ci Covid?

Le voci dissenzienti devono essere necessariamente demonizzate come eretiche o abbiamo ancora la forza e il coraggio di pensare?

Da qualche tempo la mia mente vaga attraverso la foresta d’informazioni relative a questa cosiddetta pandemia.

Inizialmente, come tutti, mi sono molto preoccupato per l'espandersi di una influenza molto grave che si è diffusa in quasi ogni luogo della Terra. Successivamente sono stato incuriosito da una serie di voci, fuori dal coro, che ipotizzano "cause altre" o prevedevano scenari apocalittici per un futuro più che disastroso dovuto agli effetti collaterali delle misure di contenimento del virus, e non solo.

Dopo aver letto recentemente l’articolo del collega e Amico Carlo Sartoris, https://www.civico20news.it/sito/articolo.php?id=38672relativo alle reali percentuali di mortalità del nostro Paese, sono andato su vari siti ufficiali per catturare altre informazioni accreditate. 

A titolo di esempio riporto un frammento di un articolo ANSA di Riccardo Luna, pubblicato da Repubblica, che potrete trovare sul Web:

I dati offrono altri spunti interessanti: la principale causa di morte in assoluto sono le malattie del sistema cardiocircolatorio: 638 persone ogni giorno. Abbiamo controllato colesterolo o trigliceridi? Cambiato dieta? La seconda i tumori (483 al giorno): fatto la prevenzione? O una donazione a qualche centro di ricerca? Più di 10 persone muoiono ogni giorno in incidenti stradali: qualcuno per caso vuole fermare la circolazione? I dati sono implacabili, ma gli avverbi sono più insidiosi: se dico "già 100 casi di coronavirus" sto dicendo che il virus è più veloce del previsto; se dico "solo 100 casi" sto dicendo il contrario. L'ansia non nasce dai numeri ma dagli avverbi. 

https://www.repubblica.it/dossier/stazione-futuro-riccardo-luna/2020/02/24/news/coronavirus_e_terapia_antipanico_di_cosa_si_muore_ogni_giorno_in_italia-249454511/

Quello che  fa insospettire, almeno il sottoscritto, è questa sorta di spasmodica ricerca di conferme relative a un virus pandemico che non si vuole veder scomparire.

Abbiamo quasi l’impressione che i mass media cerchino maniacalmente, ogni giorno, di esagerarne volutamente la portata patologica per mantenere un utilissimo, per molti, stato di attenzione sul problema, affinché ognuno perda di vista i drammi sociali, politici, ecologici, ed economici, che tra pochissimo spunteranno come funghi velenosi nei nostri giardini.

Quello che sta avvenendo è palesemente dissonante.

L’aumento del panico collettivo o, anche solo della paura, sembra diventare strumento per mimetizzare ben altri problemi?

Molti si stanno chiedendo se terminata, chissà mai quando, questa fase epidemica si tornerà alla normalità...

Secondo il parere di molti psicologi e psichiatri il Trauma da paura non verrà elaborato in breve tempo, e forse molti continueranno a proteggersi per sempre con le mascherine anche in casa, quando si troveranno da soli davanti alla TV.

Significativo il caso di un signore che è stato visto nuotare a Bergeggi con la mascherina... non la maschera che si usa con le pinne...

Siamo nel pieno di un attacco di panico collettivo, ci ricorda Riccardo Luna nell’articolo sopracitato, e dovremmo domandarci Cui prodest?”, come chiese Medea nell’omonima tragedia di Seneca. Domandiamoci anche chi possa avere interesse a blindare una nazione, e a mantenere uno stato di panico che sembra tornare in una fase di nuova crescita.

Il “bollettino di guerra del Ministero della Salute” del 27 agosto denuncia:

I nuovi contagi registrati in Italia nelle ultime 24 ore sono 1.411 (contro i 1.367 di ieri). Si tratta del nuovo dato più alto dagli inizi di maggio. Nessuna regione si trova a zero contagi. Sono 5 i morti, in calo rispetto ai 13 di ieri. I tamponi sono stati 94.024, ancora più del livello massimo di ieri, secondo i dati del ministero della Salute....

…i casi totali ammontano a 263.949, le vittime complessive a 35.463. Le persone attualmente positive sono ora 21.932, con un incremento di 1.179 in 24 ore. I guariti sono 206.554, 225 in più. I ricoverati con sintomi sono 76 in più (1.131), quelli in terapia intensiva diminuiscono di 2 unità (sono 67), aumentano invece di 1.105 i pazienti in isolamento domiciliare (20.734 il totale).

Negli stessi bollettini medici si accenna saltuariamente alle vittime della strada e si parla molto raramente delle morti per tumore o patologie cardiocircolatorie. Nessuno ha mai proposto di interrompere o ridurre il flusso degli autoveicoli sulle strade, o di vietare la vendita di sigarette e di alcolici; nessuno si è mai sognato di sequestrare partite di culatello, di lardo o di bibite zuccherine dagli scaffali dei negozi di alimentari... eppure sappiamo tutti che queste "sostanze" producono molte più vittime del Covid.

Un'altra curiosa osservazione: i morti per AIDS, nel periodo 1 gen - 25 marzo 2020, sono stati quasi 20 volte maggiori di quelli per Coronavirus... Vi sembra che la percezione collettiva sia questa?

Se la stessa puntuale precisione delle informazioni sul Covid fosse applicata, per fare un esempio, agli incidenti stradali, sugli stessi organi di stampa dovremmo leggere quanti hanno interessato i motoveicoli, le auto, gli autoarticolati, i pedoni... dovremmo leggere delle statistiche puntuali sulle strade di ogni Regione, identificando i punti di maggior rischio, le buche e magari gli autovelox... 

Dovremmo capire perchè i tabaccai possono continuare a vendere le sigarette quando sappiamo con la massima certezza che siano causa di tumori e di patologie cardiocircolatorie.

Le informazioni devono essere quanto più serie e oggettive, non si possono fare figli e figliastri... solo perchè a volte i figli possono tornarci utili...

Inoltre i dati forniti dai bollettini non sono di banale interpretazione, vi sono molti parametri da tenere in considerazione e i termini per definirli non sono chiari o possono indurre confusione. 

Risulta evidente che aumentando il numero dei tamponi aumenti anche il numero dei positivi. Ci chiediamo cosa significhi esattamente essere positivo al Coronavirus? Quanti positivi contrarranno la malattia e quanti ne moriranno.

Perché in Italia si sono fatti 9500 tamponi, contro i 1900 della Francia? I risultati ottenuti in Italia, in termini di negatività sono stati il 95%, già questo risultato sembra essere quantomeno curioso…

Con questo non deve certo passare il messaggio che il virus non abbia creato una pandemia, sarebbe una dichiarazione stupida.

Dall’inizio della pandemia i dati denunciano 263.949 contagiati e 35.463 deceduti. I deceduti si contano ora in mero di 10 al giorno/Italia, mentre tra i contagiati oltre il 40% risulta asintomatico.

Essere asintomatici non significa, tuttavia, non essere potenzialmente infettivi nel periodo di quarantena di 14 gg.

Nell’articolo di Carlo Sartoris leggiamo:


…Perché queste righe dedicate ai quotidiani mantra sulla pandemia? Perché chi scrive, e non soltanto lui, da tanto tempo si sta interrogando su quanto certe informazioni mediatiche siano quasi vicine a un sistematico, nuovo tipo di terrorismo emotivo che ci ha messo la mascherina anche sugli occhi e poi dentro, fino al cervello, attizzando sindromi e nuove paure.

E perché ancora adesso, chi viene ricoverato in ospedale per qualsivoglia malanno, viene sequestrato, recluso e semi incarcerato? Tutti isolati, difficile comunicare per chi è poco autosufficiente. Tutto questo accade fin quando è morto oppure dimesso? 

Domande che ci poniamo in molti, mentre altri si stanno chiedendo se i danni dovuti alla disattenzione verso altre patologie che mietono sicuramente più vittime del Covid, non peggiori sensibilmente i numeri di tali gravissime malattie.

Dati molto interessanti si potranno ricavare dal sito:

https://www.worldometers.info/coronavirus/#countries

Molte voci "fuori dal coro" partoriscono ipotesi che vengono sanzionate, ancora prime di nascere, dagli organi ufficiali di comunicazione. Mi riferisco a coloro che sostengono che durante la reclusione del lockdown siano state piazzate centinaia o migliaia di antenne per il 5G, il discusso sistema di nuova generazione che avvolgerà il Pianeta come una marmellata di connessioni, i cui effetti potrebbero modificare radicalmente la nostra vita.

L'argomento verrà approfondito in futuro, per ora gli interessati potranno leggere alcune notizie presenti anche sul web. Un esempio: https://www.youtube.com/watch?time_continue=2397&v=em7tvF_O_nQ&feature=emb_logo

In seguito vorrei dar voce ad alcune, non tutte ovviamente, posizioni che sembrano meritare una maggior attenzione di quella che stanno attualmente ricevendo.

Le opinioni istituzionali sulla necessità dei tamponi o sull'uso dei vaccini non devono essere considerate dogmi inconfutabili, discuterne e approfondirne i contenuti con esperti del settore è un diritto di tutti.

 

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Articolo pubblicato il 30/08/2020