Pianeta Toro – I bianconeri dell'Udinese vincono all'Olimpico Grande Torino

Giocatori con il lutto al braccio in ricordo del grande "Pablito" Paolo Rossi

“E adesso, pover’uomo” è il titolo del libro di Hans Fallada che ricorda la storia di una famiglia alle prese con crescenti difficoltà economiche e con lo spettro della disoccupazione. E con la stessa espressione ci viene da pensare alla futura sorte di Marco Giampaolo dopo l’ennesimo capitombolo casalingo subito per opera dei bianconeri, stavolta dell’Udinese.

Una sconfitta che non ha scusanti e che fa ripiombare il Toro in quel limbo da cui pareva riemergere a detta dello Staff, concetto che non abbiamo  peraltromai condiviso. Sicuramente non è la prima ipotesi a preoccupare il Mister torinista; sulla seconda ci sentiamo di confermare quel dubbio che ci ha condizionato nell’espressione talvolta troppo benevola che voleva trovare anche soltanto un confortante segnale di ripresa.

D’altronde è stato lo stesso Giampaolo ad accollarsi tutta la responsabilità sulla prestazione negativa espressa contro i friulani, per cui a buon intenditor….. Molti, come noi da sempre, confermano il rimpianto per l’accantonamento frettoloso di Moreno Longo, nato e cresciuto al “Fila” con la maglia cucita sulla pelle.

La dimostrazione sta nei risultati che pongono il Toro in una assai critica posizione in classifica alla vigilia di tre incontri proibitivi viste le prestazioni finora espresse. Il Popolo Granata, ormai, si è stufato di trasformare la sofferenza in gioia, come diceva il compianto collega Ermanno Eandi, e pretende giustamente una svolta decisiva che può venire, a parer nostro, solo da chi deve far giocare la squadra in base ai giocatori di cui dispone.

Il Toro non può continuare a sperare nei miracoli del “Gallo” Belotti che ieri ha tagliato il traguardo dei cento gol in maglia granata. Ogni “Capitano”, per vincere, ha bisogno di una truppa consapevole dei propri mezzi mentali e non solo tecnici.

E chi, se non l’allenatore, può creare l’equilibrio psico fisico necessario per rendere al meglio? Nulla di personale si legga, in queste righe, contro Marco Giampaolo ma qualche distinguo è d’obbligo verso colui che l’ha scelto per affidargli una squadra che grazie ai succitati miracoli si è salvata dalla retrocessione. Per lo meno si era visto il Toro giocare con volontà e spirito di corpo: i limiti hanno stabilito che la salvezza era lontana, ma non impossibile.  

La cronaca riporta il vantaggio dell’Udinese al 25° di gioco con il gol di Pussetto; raddoppio bianconero al 9° della ripresa con De Paul; poi quattro minuti in cui si è deciso il match. Il “Gallo” fa 2 a 1 al 21° e manda in gol, al minuto successivo, Bonazzoli.

Parità che dura soltanto due minuti: Nestorovski sigla il vantaggio definitivo degli uomini di Gotti che portano a casa una meritata vittoria.

La traversa colpita su punizione dal granata Rodriguez sul 2 a 3 avrebbe premiato a dismisura i granata creando nuove illusioni.

(immagini Torino FC)

 

 

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Articolo pubblicato il 13/12/2020