Il Toro torna da Roma con un pari subito, come più volte quest’anno, nei minuti di recupero. Bravo, comunque, Immobile a sfruttare la ghiotta occasione concessa dalla difesa granata nell’occasione ferma sulle gambe. Comunque l’undici di Juric ha disputato un eccellente match mettendo in seria difficoltà i padroni di casa.

Messo bene in campo dal Mister, ha praticamente imposto il proprio gioco andando più volte vicino al vantaggio. Clamoroso il palo centrato da Bremer al 28°: sarebbe stato un meritato vantaggio per la supremazia che il “Gallo” e compagni stavano dimostrando minuto dopo minuto ma sul cross di Rodriguez l’incornata precisa va a centrare il montante.

Ed è ancora Toro: il “Gallo” lascia sfilare la palla messa in area da Ola Aina che giunge a Pobega, ma la conclusione va sull’esterno della rete difesa da Strakosha. La prima frazione di gioco si chiude senza altri particolari sussulti, ma con i granata che avrebbero meritato il vantaggio.

Il Toro si ripresenta con Pellegri al posto di Belotti; pochi minuti e Izzo inzucca il calcio d’angolo battuto da Rodriguez costringendo il laziale Felipe Anderson al salvataggio sulla linea. Pellegri si fa ammonire per gioco scorretto, ma tre minuti dopo porta il Toro in vantaggio incornando il corner di Rodriguez, ancora una volta prezioso assist man.

La reazione dei padroni di casa porta alla pericolosa conclusione di Milinkovic Savic che esalta la reattività del portierone granata Berisha. Nulla di particolare porta ai minuti di recupero che tornano ad essere determinanti. E’ infatti Immobile che al 92° ristabilisce la parità deviando di testa il cross di Milinkovic Savic.

Nel prosieguo che porta al termine dell’incontro la Lazio sfiora addirittura il gol vittoria con Cataldi che da fuori area lascia partire una sassata che sfiora la porta granata, ma sarebbe stato troppo.

Due minuti dopo l’arbitro felsineo Prontera fischia la fine dell’incontro mandando tutti negli spogliatoi.

Il risultato penalizza ancora una volta i granata che escono dall'Olimpico capitolino con il rimpianto di aver perso l'ennesima occasione per imporre il sigillo di casata.