
Soma e psiche nelle immagini di Claudio Capanna, Carolina López, Federico Masini e Tea Zanetti, in esposizione al Centro Phos di Torino
Quattro fotografi e altrettante Weltanschauung riguardanti il tema del corpo, "mostrato senza ipocrisie o compromessi", acutamente interpretato e indagato "in relazione con l'ambiente, l'ecosistema e lo spazio urbano e domestico": così spiega la prefazione critica della rassegna collettiva che si tiene sino al prossimo 30 maggio nelle ampie candide sale "in liberty" del Centro Phos di Torino, aprendo la mente (col gioco-di-parole del titolo) ad una sincera e veritiera riflessione intorno ad uno scottante argomento e problema inderogabile, specialmente nel nostro contemporaneo futuristico mondo ipertecnologico, nel quale i dati personali sensibili – soprattutto quei peculiari "caratteri" o "tratti" distintivi, appunto – vengono costantemente scansionati ed espropriati all'individuo, col pretesto della sicurezza, della salute o del semplice svago, per tradirli e tradurli in merce virtuale da rivendere e riutilizzare, clonare, metamorfizzare e mistificare ad libitum, o, peggio, in strumenti di "riconoscibilità", ossia controllo occulto e latente oppressione da parte degli organismi neotirannici – in Oriente e in Occidente – della transnazionale Società della Sorveglianza (Surveiller et punir, 1975), evocata da Foucault.
Claudio Capanna – scrive Steve Bisson – innalza "un inno a Madre Natura, alla fecondità, al femminino, alle forze in perenne ricerca di equilibrio", con "la Terra principio e termine di ogni forma di vita", che giusto nella figura muliebre "trova la sua rappresentazione umana, sintesi di energia creativa, di destino...", celebrata in "un canto che racchiude questa storia attraverso icone dal carattere sacro".
L'originale lavoro di Carolina López Bohórquez esplora invece i rapporti di potere, le dinamiche e i movimenti, i gesti e gli atteggiamenti che si generano e sviluppano "col favore delle tenebre", tra ombre e luci artificiali, esibendo il lato oscuro della metropoli, da Milano a Parigi, da Londra a Las Vegas: con le lenti dell'obiettivo "indiscreto" l'autrice italo-colombiana ha catturato scorci d'esistenza delle "creature della notte", donne che esperiscono la strada e la città in maniera differente rispetto alle vigenti norme e consuetudini morali, essendo soggette a maggiori limiti e censure in seguito ai cambiamenti derivati dalla globalizzazione.
La serie They return to their Earth di Federico Masini suggerisce poi che l'aspetto somatico "non è nulla più e nulla meno di una manifestazione e un'emergenza" del fenomeno fisico sul Pianeta e come tale appare: tramite accostamenti, abbinamenti, compenetrazioni, nell'ambito di un approccio volutamente neutrale, egli ne affronta dunque le inerenti sfere della sessualità, dell’erotismo, della trasgressione, del mistero...
In ultimo ma non da ultimo, mediante le doppie esposizioni di Tea Zanetti, le membra stesse, strutture in-carne-ed-ossa, si osservano e s'interrogano sul loro ruolo, essendo paragonate, per analogie estetiche e funzionali, ad architetture e paesaggi, in suggestive immagini che lei scatta e colleziona lungo il solito percorso quotidiano. Elementi edificanti.
(c.s./e.s.l.)
(Articolo redatto in collaborazione con il Corriere dell'Arte)
"Il corpo non mente"
Claudio Capanna, Carolina López, Federico Masini, Tea Zanetti
Mostra fotografica collettiva
Dal 19 aprile al 30 maggio 2022
PHOS
Centro Fotografia Torino
Centro Polifunzionale per la Fotografia
e le Arti Visive
diretto da Enzo Obiso
Via Vico, 1 – Torino
Info: 011-7604867
www.phosfotografia.com/il-corpo-non-mente
Orario: dal martedì al venerdì
dalle 15,00 alle 19,30
Le immagini a corredo dell'articolo:
sotto il titolo e in calce al testo, da sinistra a destra
le fotografie realizzate da Claudio Capanna, Carolina López, Federico Masini e Tea Zanetti
sul tema "Il corpo non mente" , mostra collettiva presso il Centro Phos di Torino
© aut./PHOS
sopra, a destra, scorcio dell'atrio della sede del Centro Phos
in via Vico a Torino
© aut. / PHOS - Centro Fotografia Torino - Centro Polifunzionale per la Fotografia e le Arti Visive
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Articolo pubblicato il 09/05/2022