Ugo Mattei: il nuovo CLN per la difesa dei diritti dei cittadini

di Alessandra Gasparini

IL DISCORSO DELL’8 GENNAIO

“La Costituzione non sopporta trasformazioni fatte nei segreti delle stanze del potere”

Lo dice Ugo Mattei, durante il discorso tenuto in Piazza Castello a Torino l’8 gennaio 2022, data di nascita del Nuovo Comitato di Liberazione Nazionale.

Mi richiamo al precedente mio articolo “Ugo Mattei: tutelare la dignità umana”, uscito in due parti, il 9 e il 10 settembre, https://www.civico20news.it/sito/articolo.php?id=45693   https://www.civico20news.it/sito/articolo.php?id=45694, in cui sottolineavo l’appello di Mattei a quel diritto di ribellione previsto dalle dichiarazioni di diritti e dalle vecchie e nuove costituzioni, qualora le alte magistrature non agiscano a favore di tutti i cittadini e nel pieno rispetto del dettato costituzionale. Mattei conclude il suo saggio “Il diritto di essere contro” con una proposta di lotta, che parte appunto con la creazione del NUOVO CLN. Nel discorso dell’8 gennaio dedica la “rinascita del CLN della Resistenza italiana” ai suoi studenti e ricorda i dodici professori che nel 1931 rifiutarono il giuramento imposto dal regime fascista. Nove di loro erano piemontesi, appartenenti al suo stesso ateneo.

Mattei è consapevole delle dure e offensive critiche che già ha ricevuto e che riceverà in futuro per avere osato paragonare regime draghista e regime fascista, ma è fermamente convinto della correttezza storico-giuridica, prima ancora che etica, della sua affermazione.  La manipolazione operata dai media in questi anni “pandemici” ha infatti usato l’accusa di essere fascista rivolgendola a tutti coloro che si oppongono, in nome della libertà e dei diritti, alla arbitraria e pretestuosa limitazione di questi.

Mattei ci fa riflettere sul fatto che se nel 1924 anziché l’Aventino si fosse da subito costituito il CLN, se non si fosse rinunciato a utilizzare tutti gli strumenti parlamentari per resistere al degrado dei governi, le cose avrebbero potuto andare diversamente. Vede definirsi oggi una situazione simile a quella del 1924. Avverte: “Un popolo che dorme rischia avventure anche belliche. Solo la viltà ci spinge a girarci dall’altra parte e a non imparare dalla storia passata.” Ci ricorda che Mussolini andò al potere grazie all’appoggio dell’asse finanziario anglo-americano, con una borghesia distratta, che guardava altrove per non assistere alla violenza psicologica e fisica che stava dilagando. Mattei crede che per un giovane nato all’inizio del secolo scorso il fascismo non fosse molto diverso dal neoliberismo attuale per i nostri millennials. I messaggi che passano e passavano suggeriscono di essere forte con il debole e sottomesso al potere, di seguire la strada dell’individualismo, dell’egoismo, della distrazione ad oltranza. Accada quello che accade. Anche allora servivano “maestri” coraggiosi, che spiegassero cos’è la libertà. Se no, si accetta la schiavitù.

Gli uomini del CLN, protagonisti della Resistenza antifascista, hanno saputo scrivere la nostra Costituzione, un modello più avanzato di quello americano. Tuttavia il potere politico, da sempre colluso con la finanza internazionale, è andato rapidamente corrompendosi e ha prodotto il saccheggio dei beni pubblici, la loro privatizzazione, la promozione di un settore pubblico occupato da persone non capaci di una visione politica.

Come rispondere?

UN NUOVO CERVELLO POLITICO

Bisogna, afferma Mattei, creare un nuovo cervello politico, che porti, attraverso un percorso di lotta, alla creazione di un governo alternativo a quello neoliberista. Si deve partire, senza paura dei tentativi di diffamazione da parte dei mezzi di comunicazione. Cita Giuseppe Dossetti, forse il più importante tra i padri costituenti italiani: “La resistenza individuale e collettiva agli atti dei poteri pubblici che violino le libertà fondamentali e i diritti garantiti dalla presente Costituzione è DIRITTO e DOVERE di ogni cittadino.” Questo è il criterio di azione a cui si atterrà il CLN, operando contro le finte opposizioni, alle quali, ci avverte Mattei, dobbiamo essere particolarmente attenti.

RIFLESSIONI SU UNA NUOVA NARRAZIONE

Il giornalista Massimo Franceschini, sul suo blog, in un intervento del 14 luglio, sottolinea come fra gli aderenti morali e/o materiali al CLN di Mattei sia molto importante essere capaci di dialogo e di coinvolgimento di coloro che, pur inquietati da ciò che accade, non hanno incontrato la narrazione nella quale ritrovarsi. “Una narrazione che non può non essere democratica e plurale, ma in primis deve essere assolutamente creativa, propositiva e attiva.” Aggiunge che l’analisi condotta da Mattei sulla situazione attuale come punto di arrivo di un processo antidemocratico avviato da decenni, non lascia la possibilità di sperare in una svolta democratica agita all’interno delle istituzioni.

STRAPOTERE DEI MEDIA E APERTURA AL DIALOGO

Pensiamo (sempre Franceschini) al potere e all’invadenza dei media e dei social media in ogni settore della realtà. Strumenti di manipolazione e censura dell’informazione, posseduti in massima parte dalle corporation, quelle stesse che Mattei vede come protagoniste del neoliberismo atlantista. Da qui l’enorme difficoltà di diffondere un modello di narrazione differente. Il CLN deve e dovrà dunque condurre un lavoro culturale, politico, giuridico, istituzionale, in un ruolo ombra ma capace di creare un terreno fertile di pensieri che possano arrivare a confluire nella Nuova Costituente, ossia a creare una fase di azione e visione politica del tutto nuova. Consapevoli che è necessario tenersi aperti al pensiero “altro” dal nostro, studiando le strategie di comunicazione necessarie a fare comprendere l’importanza di ciò che il CLN e i suoi aderenti vogliono accada.

IL NUOVO CLN ALL’OPERA

Simbolo del comitato costituitosi a partire dall’8 gennaio è l’ape laboriosa. Scelto poiché il lavoro è l’espressione di una comunità viva e operante, al contrario della negazione del diritto al lavoro attuata dal governo verso le persone contrarie a sperimentare su di sé il vaccino/siero genico.

Tra i membri fondatori del  nuovo CLN, il cui Presidente è Ugo Mattei,  figurano l’avvocato e magistrato Paolo Sceusa, l’avvocato e presidente della “Confederazione legale per i diritti dell’uomo” Renate Holzeisen, l’antropologo e ricercatore Andrea Sigfrido Camperio Ciani, il direttore del Comitato Medico Scientifico di Ippocrate.org Dott. Fabio Burigana, l’attivista Stefano Puzzer, il giudice Luca Sammicheli, l’esponente di resistenza Radicale Davide Tutino, la portavoce di “Studenti contro il green pass” di Torino Giulia Tommasi, per ricordarne solo alcuni.

Il NUOVO CLN non ambisce a diventare un partito politico, come dichiara nel proprio Statuto, che vi invito a leggere, riportato sul sito ufficiale, in cui chi è interessato ad approfondire troverà una descrizione dettagliata ed articolata delle motivazioni e degli obiettivi del comitato.

Nell’atto costitutivo e nello Statuto troviamo parole a cui non siamo più tanto abituati, come “spirito di unità”, “fratellanza”, “riconciliazione sociale”, “scelta democratica”, “non violenza”…

Il CLN intende coordinare azioni sul territorio nazionale e di singoli ed organizzazioni che si riconoscono nel ripudio dell’autoritarismo, della guerra e della marginalizzazione politica e sociale dei cittadini. A tale scopo sono sorti e sorgeranno i caucus, finalizzati a organizzare capillarmente, su base territoriale, le attività del comitato.

I CAUCUS

Sono assemblee popolari di piazza, occasioni di incontro e di scambio, destinate a creare una rappresentanza territoriale capillare del comitato.

Cittadini che si riuniscono per affermare i diritti democratici, contro un sistema che da tempo li calpesta.

I componenti possono sottoporre ai coordinatori proposte e iniziative a livello nazionale, oltre a svolgere attività a livello locale. Al momento attuale caucus sono sorti nelle varie regioni e l’obiettivo prossimo è la loro espansione a livello provinciale, successivamente comunale e di quartiere. Costituiscono una prima intelaiatura per capillarizzare le azioni in difesa della democrazia. Mattei ci informa sui social dell’avvenuta conclusione dei caucus regionali. Le province in cui sono già presenti al momento sono 36.

IL “RESISTENDUM” DEL 24 E 25 SETTEMBRE

Si tratta, spiega Mattei, di un referendum popolare autogestito di resistenza. È una sorta di referendum propositivo, per cui non può avere valore legale, ma ha un significato forte di testimonianza del pensiero e della volontà dei cittadini, di fronte ad un governo che vuole fare sentire solo la propria voce, in modo autoritario.

Il referendum propone tre quesiti ai cittadini, a partire dai 16 anni di età. Riguardano:

  • l’uscita dell’Italia dalla NATO e dalla guerra;
  • l’uscita dell’Italia dalla Organizzazione mondiale della Sanità;
  • la dotazione di una moneta sovrana per l’Italia, spendibile anche in contanti.

Si può votare presso i seggi del CLN presenti in Italia ed elencati sul sito www.clnoggi.it il 24 e 25 settembre 2022. Oppure ai seggi elettorali il 25 settembre, dopo avere espresso il voto politico. In questo caso è però necessario comunicare la propria azione al sito del CLN, essendo un’operazione da svolgere con la massima precisione, per evitare ogni rischio di annullamento della propria scheda elettorale.

La scheda del resistendum è da stampare scaricandola dal sito di CLN.

Per approfondire

https://clnoggi.it

https://generazionifuture.org

www.massimofranceschiniblog.it

Ugo Mattei, IL DIRITTO DI ESSERE CONTRO Dissenso e resistenza nella società del controllo, PIEMME

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Articolo pubblicato il 20/09/2022