Quarta intervista all’IA ChatGPT: “Possibili scenari di una guerra tra Usa e Cina”

Risposte semplici e precise da un opinionista che non esiste, eppure c’è

La domanda è stata ispirata dalla tensione tra Cina e USA che si sta sviluppando intorno all'isola di Taiwan e alla sua annosa rivendicazione da parte di Pechino, ma non solo. Si tratta di una complessa questione internazionale ampiamente dibattuta, ma girare la domanda alla ChatGPT, imparziale serie di algoritmi e di raccolta dati, è stato preso come punto di riferimento per avere una opinione da una intelligenza artificiale, se pur semplificata in circa 400 parole.

Domanda: ChatGPT esiste la possibilità di un conflitto tra Usa e Cina entro il 2023?

“Negli ultimi anni, la tensione tra gli Stati Uniti e la Cina si è intensificata, portando molti a speculare sulla probabilità di un conflitto aperto tra le due potenze. Molti fattori geopolitici, economici e militari contribuiscono alla complessità delle relazioni tra le due nazioni e alla sfida di prevedere il loro futuro.

Dal punto di vista economico, la Cina è diventata una forza globale con una crescita costante del suo prodotto interno lordo e una forte presenza nel commercio internazionale. Tuttavia, questa crescita ha suscitato preoccupazioni negli Stati Uniti, in particolare per quanto riguarda la concorrenza economica e il potenziale controllo del mercato globale da parte della Cina.

Dal punto di vista politico, le tensioni tra le due nazioni sono state alimentate da questioni come la sovranità territoriale, le politiche commerciali e di investimento, le relazioni con altri paesi della regione asiatica e la situazione dei diritti umani in Cina.

In termini militari, la Cina ha investito pesantemente nella modernizzazione e rafforzamento delle sue forze armate, creando una maggiore capacità di proiettare la sua influenza in Asia e oltre. Gli Stati Uniti, d'altra parte, mantengono una forte presenza militare nella regione e un impegno per la sicurezza e la stabilità della regione.

Nonostante questi fattori, un conflitto aperto tra gli Stati Uniti e la Cina sarebbe un evento di portata storica e potrebbe avere conseguenze disastrose per l'intero pianeta. Ci sono diversi fattori che suggeriscono che un conflitto non è inevitabile.

In primo luogo, gli Stati Uniti e la Cina hanno forti legami economici. La Cina è un importante partner commerciale per gli Stati Uniti e le due nazioni hanno molti interessi economici comuni. Un conflitto aperto potrebbe avere effetti catastrofici sull'economia globale e questo potrebbe essere sufficiente per dissuadere entrambe le nazioni dal prendere azioni troppo aggressive.

In secondo luogo, entrambe le nazioni hanno molto da perdere in un conflitto. La Cina ha raggiunto una posizione di grande potenza attraverso una strategia di sviluppo economico e, sebbene le sue forze armate si siano rafforzate, la nazione rimane ancora vulnerabile a molte minacce. Gli Stati Uniti, d'altra parte, hanno una lunga storia di coinvolgimento in conflitti internazionali e sanno bene quanto costosi possono essere in termini di vite umane e risorse.

Infine, ci sono ancora molti canali di dialogo aperti tra le due nazioni. Mentre ci sono tensioni tra gli Stati Uniti e la Cina, entrambe le parti sono consapevoli della necessità di una comunicazione aperta e di cooperazione in molti settori.

In conclusione, la probabilità di un conflitto aperto tra gli Stati Uniti e la Cina è incerta e dipende da molti fattori economici, politici e strategici. I più pericolosi sono collegati ai programmi di egemonia nel sud Pacifico e alla rivendicazione da parte della Cina dell'isola di Taiwan.

Inoltre, l'aumento della flotta subacquea nucleare australiana tendente a circoscrivere l'espansionismo cinese verso le isole Salomone non giova alla distensione. Su quest'ultima ipotesi Pechino ha smentito del tutto la notizia di basi cinesi nelle isole Salomone, definendola falsa”.

Opinioni di una “intelligenza umana”

Anche in questo caso come nelle interviste precedenti, la domanda è stata posta a un programma di IA non aggiornato. Se facciamo nostra una citazione dell'economista John Kenneth Galbraith secondo il quale “Conoscere il passato ed elaborarlo con il presente, dovrebbe servire per vedere il futuro”, questa semplice e risicata risposta proveniente da una elaborazione dati che risale al 2022, potrebbe avere il suo senso, perché è così che ChatGPT ci avrebbe risposto allora.

A oggi molti scenari concordano con il passato, altri invece sono completamente ignorati, soprattutto quelli legati alla guerra in Ucraina che doveva ancora entrare nel vivo, e all'evoluzione socio economica dei paesi della BRICS che tendono a svincolarsi dal dollaro come valuta di riferimento mondiale, offrendo ulteriori spunti per una valutazione umana e di per sé fallace.

Stiamo vivendo in un tempo dove tutto sembra muoversi più in fretta e umanamente, spesso si ha l'impressione che il futuro che si voleva tentare di ipotizzare ci abbia già superato, scagliando il presente in un obsoleto passato.

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Articolo pubblicato il 04/07/2023