La formazione nel mondo del bar

Intervista a Michele Piagno, barista di eccellenza e qualità italiana riconosciuto dalla Federazione Baristi Italiani.

L’Italia è un Paese che vive da sempre sul turismo, sulla ricettività, sull’enogastronomia e che – per dare un servizio di qualità – ha operatori specializzati che si formano ed informano.

Per approfondire questo aspetto della gestione dei locali che somministrano cibi e bevande ci siamo rivolti ad un esperto del settore. Abbiamo parlato con Michele Piagno (nella foto a sinistra), classe 1981, barman esperto di mixologia molecolare, cambassador Italia “Red Bull”, riconosciuto come barista di eccellenza e qualità italiana dalla Federazione Baristi Italiani.

Piagno ci ha detto: “La formazione nel mondo del bar è essenziale per acquisire le competenze necessarie per lavorare con successo nel settore. Le aree di formazione includono la preparazione delle bevande, la conoscenza degli ingredienti, le tecniche di servizio, la gestione del bar, la sicurezza alimentare e alcolica, la mixologia, le abilità comunicative e l’etica professionale”.

Tutte materie e ambiti professionali che presuppongono sacrificio, studio e tanto impegno. Non si può pensare di aprire un locale senza competenze, senza formazione e senza aver chiaro che “servire ai tavoli, gestire gli ordini e rapportarsi con i clienti è un’arte”.

Piagno ha insistito sul fatto che “conoscere le normative sulla sicurezza alimentare e alcolica per garantire la sicurezza dei clienti e rispettare le leggi locali” è fondamentale se si vuole offrire un servizio di qualità, professionalmente riconosciuto.

Altrettanto positivo è “sviluppare abilità di comunicazione per interagire efficacemente con i clienti e creare in loro un’esperienza positiva”. Talvolta, per fare ciò, si deve avere una buona conoscenza delle lingue straniere visto che – soprattutto nelle grandi città – la clientela è pressoché turistica.

Per quanto concerne l’etica professionale si deve “comprendere l’importanza e la responsabilità che ha il barista nell’erogazione degli alcolici”. Spesso un comportamento responsabile del barista evita tragici epiloghi sulle strade, specie il sabato sera.

Una formazione adeguata è essenziale per garantire la qualità del servizio, la sicurezza alimentare e la soddisfazione del cliente. Per questo Michele Piagno, grazie alla sua lunga esperienza, ci dice che “i proprietari di ristoranti e i gestori dovrebbero considerare la formazione come un investimento e non solo come un costo. Una forza lavoro ben addestrata può portare a una migliore reputazione, clienti più soddisfatti e, a lungo termine, a una maggiore redditività. Inoltre, potrebbe essere utile promuovere una cultura aziendale che valorizzi la formazione e l’aggiornamento delle competenze tra il personale”.

In questo settore della ristorazione – specialmente in certi ambienti – “la formazione potrebbe essere trascurata a causa di una serie di fattori, tra cui la pressione del tempo, la rotazione del personale e le sfide finanziarie”, ciò nonostante non se ne può fare a meno.

In tempi in cui c’è una spaventosa precarietà del lavoro è necessario che il lavoratore sia ampiamente e pienamente formato per essere, nel mondo del lavoro, un attore indispensabile.

 

© 2023 CIVICO20NEWS - riproduzione riservata

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 06/10/2023