Ruggero Romano, giovane regista torinese, sbarca a Venezia

Da Torino a Vancouver, quindi a Venezia: storia di un Sogno che diventa Storia.

Ho incontrato Ruggero Romano alcuni anni fa.
Un ragazzo che sprigionava energia da tutti i pori e che avevo conosciuto, qualche tempo prima, su di un set cinematografico.
Quello che mi colpì fin dall’inizio fu l’entusiasmo e l’energia travolgente che riusciva a trasmettere, una sorta di empatia portata ai massimi livelli che non poteva risparmiare nessuno.
Decisi di scrivere un articolo su di lui, questo è il link: 

https://www.civico20news.it/sito/articolo.php?id=28012
Civico20News - Tutta colpa di Mengaliro… e come sottotitolo scrissi: La storia di Ruggero: una storia vera, una storia tutta italiana, un sogno da realizzare.
Era il 2 marzo del 2018, da lì a poco sarebbe esploso quel fenomeno chiamato pandemia.
Energia, entusiasmo ed empatia sono i talenti fondamentali di Ruggero, ma da soli non sarebbero stati sufficienti per realizzare il suo sogno.
Un sogno da concretizzare è qualcosa di più di un’ambizione, di una semplice attesa di successo, anche di un progetto definito nei dettagli. Un sogno è una molla interiore che quando si libera diventa un ciclone devastante.


Credo che per Ruggero si possa parlare senza problemi di una Missione interiore, ovvero di una sorta di fusione tra visione onirica, progetto di vita, desiderio di realizzare quello che appartiene alla nostra Anima. 
Non ho utilizzato a caso il termine “Anima”, i saggi la consideravano l’ingrediente numero 1, la quintessenza che poteva fare la differenza tra un buon risultato e un capolavoro.
Ruggero mi racconta della sua esperienza in Canada, di quando da lavapiatti in un ristorante, andò a vuotare nei cassonetti il sacco dell’umido. Il sacco si ruppe per la strada e si svuotò liberando una certa quantità di cibo che i clienti non avevano consumato.
A poche decine di metri da lui iniziava la parte più povera della città, che sembrava ancora più misera se confrontata all’altro lato della strada dove erano presenti negozi di lusso e ristoranti.
Fu probabilmente un caso d’illuminazione che fece comprendere a Ruggero lo scollamento tra quelle due realtà, quasi antitetiche, dove i rifiuti di alcuni avrebbero potuto essere cibo per altri.
Conobbe molte persone appartenenti alla categoria sociale dei “senzatetto”, persone vere che hanno imparato non solo a sopravvivere ma a vivere in modo differente, arricchite non dal denaro ma da quei valori universali che nascono dalla condivisione della sofferenza e della gioia.
Con umiltà, intelligenza e soprattutto rispetto per il prossimo Ruggero si introdusse in quella dimensione nuova  e concreta, riuscendo a vincere la naturale diffidenza che ciascuno prova verso coloro che appaiono dissimili. 
Ruggero scoprì una straordinaria fonte d’ispirazione per il suo futuro lavoro. Munito di un quadernetto d’appunti parlava e soprattutto ascoltava quelle persone di differenti età, provenienti da differenti culture che elargivano pagine di racconti e suggerimenti, quasi incredule che un ragazzo appartenente "all’altro lato della strada" potesse essere interessato alle loro vite.


Ruggero scriveva, parlava, fotografava e faceva piccoli filmati per immortalare quel patrimonio inesplorato di storie, conoscenze e linguaggi differenti. I suoi quaderni di appunti aumentarono col tempo, arricchiti dalle frasi della gente che intervistava e da alcuni disegni che rappresentavano le emozioni del momento, cristallizzate sulla carta.


Con lo spirito di un giornalista di frontiera, Ruggero, cercava di comprendere i dettagli di quelle vite e raccontava le emozioni di quelle donne e uomini con la massima sincerità e con la massima discrezione.

L'esperienza canadese ha prodotto come risultato il suo documentario “V6A” che prende il nome dal codice postale dell’area, amplificando le voci della comunità dei senzatetto di Downtown Eastside Vancouver


Tornato in Italia, si diresse a Venezia, città magica per definizione dove continuò ad estendere le proprie conoscenze agli abitanti dei quartieri più poveri e a condividere con gli amici le esperienze di quei mondi così vicini e così distanti.


Ora il Cinema è entrato nel suo mondo più intimo, o forse sarebbe meglio dire che lui è entrato nella magia della settima arte. Ora Ruggero si sente realizzato.

Dopo essere rientrato in Italia ha scelto come dimora Venezia, dove ha iniziatole riprese del suo docufilm “Cielo Aperto”. Un lavoro di alcuni anni che lo ha maturato professionalmente e artisticamente.

Come importante risultato nel 2022 ha ottenuto la presentazione del trailer alla Mostra del Cinema di Venezia e giovedì 19 ottobre è stato proiettato nelle sale, fra cui prestigioso Cinema Rossini di Venezia.

Come ebbe modo di raccontarmi, la sua Venezia non è una città morente o decadente, al contrario è una città piena di vita e di dinamiche intellettuali,  resa più ricca, forse, proprio da quei conflitti che la stanno coinvolgendo. 


“Tutti questi conflitti, compressi in una città con il centro storico sull’acqua, hanno l’opportunità di forgiare una comunità che può dare esempio e ispirazione in tutto il mondo. Quindi, il mio film, “Cielo Aperto” è un lungometraggio che raccoglie, in sei racconti, le storie delle persone più interessanti e più forti che sono a Venezia in questo momento.” 


Queste sue parole esprimono l’anima del lavoro e fanno emergere l’inguaribile sognatore che rende viva la sua arte di documentarista.
Ora produce e distribuisce film di impatto sociale attraverso la sua organizzazione “Movies Move Us”, collaborando e aiutando altri registi che condividono con lui i propri sogni.


Siamo partiti da un sogno, quindi da una dimensione onirica che si stacca dalla nuda realtà, e, come sappiamo, chi impara ad utilizzare la forza dell’immaginazione e della creatività ottiene risultati che vanno al di là persino delle proprie aspettative. 
Se poi aggiungiamo anche il Cuore… qualunque previsione diventa pleonastica. 

Sarà tutto merito di Mengaliro...???

Fotografie di Ruggero Romano

 

© 2023  CIVICO20NEWS - riproduzione riservata

 

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 21/10/2023