Torino, dagli acquisti agli obiettivi: anatomia della squadra di Juric

Si è entrati nel mese più vivo del calciomercato: agosto coincide con l’inizio della Serie A, sempre più imminente, e le squadre cercano di risolvere nel più breve tempo possibile gli incroci per poter affidare agli allenatori rose quanto più complete. Si muove in questa direzione anche il Torino, con Juric confermato sulla panchina granata anche per la prossima stagione. Nel corso della precedente annata, il Toro è arrivato al decimo posto, sopra a Monza, Udinese e Sassuolo; spulciando le quote sul calcio e le previsioni degli addetti ai lavori, i granata potrebbero riconfermare quanto fatto vedere in passato e tentare una rincorsa alla Conference League, obiettivo giudicato alla portata per il club.

Per quanto riguarda il mercato in entrata, le ufficialità più importanti riguardano quattro giocatori. Prima cosa il riscatto di Ivan Ilic, che ha convinto la dirigenza granata a puntare su di lui. Cairo ha fatto un esborso economico importante per il centrale serbo, pagando 15,70 milioni di euro all’Hellas Verona. I rapporti con gli scaligeri sono ottimi e infatti è stato messo a segno un secondo colpo in entrata: Adrien Tamèze, pagato 2,80 milioni di euro. Potrebbe essere proprio il suo arrivo a sancire l’uscita dagli schemi di Juric di Karol Linetty: il centrocampista polacco ha margini molto più ridotti di titolarità per ora ma il suo stipendio pesa a bilancio, ragion per cui potrebbe essere ceduto.

Un altro rinforzo riguarda la parte destra del campo, in particolare nel ruolo di terzino: è stato prelevato dal Cagliari, a titolo definitivo, Raoul Bellanova, a fronte di un esborso economico pari a 7,00 milioni di euro. Un colpo in entrata che tutela il Torino a fronte della possibile partenza di Wilfred Singo. Il giocatore è in scadenza nel 2024 e il laterale è nel mirino di diverse società: Cairo non si opporrebbe alla vendita per non rischiare di perdere a 0 il giocatore nel corso della prossima sessione estiva.

Sogno di mercato, ma che al momento può restare solo tale, è il ritorno in maglia granata di Nikola Vlasic. Il trequartista, attualmente in forza al West Ham, non ha nascosto di essere felice all’idea di un ritorno a Torino e lo stesso Juric, in conferenza stampa, ha ammesso come il suo apporto sarebbe ben gradito. Tuttavia, gli Hammers chiedono almeno 13 milioni, mentre il Toro è fermo a 9, per il momento. Il braccio di ferro potrebbe continuare ma è lecito attendersi che, se vi è volontà da entrambe le parti di chiudere l’affare, questo potrebbe avvenire per una cifra vicina ai 10/11 milioni di euro.

Oggetto misterioso è invece Simone Verdi: il giocatore è rientrato dal prestito all’Hellas Verona e al momento è oscuro il suo immediato futuro. I granata hanno registrato un interessamento del Como, ma il giocatore gradirebbe rimanere nella massima serie. Durante il ritiro a Pinzolo programmato dal 17 al 28 luglio Juric lo ha spesso coinvolto negli schemi e nelle amichevoli, segno che una sua permanenza in maglia granata non è esclusa a priori.

Una parte del mercato in entrata può essere condizionata dalla cessione di Samuele Ricci. Il centrocampista 21enne è finito nel mirino della Lazio, con Maurizio Sarri che lo vede come rinforzo ideale per il centrocampo dopo la partenza di Sergej Milinkovic-Savic, destinazione Arabia Saudita. Al momento il patron biancoceleste, Claudio Lotito, è fermo ad una proposta da 20 milioni di euro, con bonus inclusi. Il Torino, invece, ne chiede 25, bonus esclusi. I rumors però si intensificano e pare che entrambe le parti siano desiderose di chiudere il colpo quanto prima, anche perché così il denaro entrante potrebbe essere reinvestito dal Torino per altri profili, tra cui Messias del Milan.

Il vero nuovo fronte caldo, però, è quello di Ruslan Malinovskyi, ex Atalanta volato all’Olympique Marsiglia solo sei mesi fa. Il cambio di allenatore (Tudor ha salutato ed è arrivato Marcelino) e la conseguente modifica dell’assetto tattico, sembra aver chiuso ogni spazio per l’ex Serie A. Il giocatore ucraino era stato preso in prestito dall’OM con riscatto fissato a 13 milioni di euro, esercitato, come da contratto, nel luglio scorso. Una cifra che non sarebbe irraggiungibile per i granata, che potrebbero intavolare un prestito oneroso con obbligo di riscatto fissato a una decina di milioni di euro.

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Articolo pubblicato il 04/08/2023