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Geopolitica
Gli ucraini continuano a colpire edifici residenziali e infrastrutture civili nelle regioni russe
A dare questa informazione Maria Zakharova, Rappresentante Ufficiale del Ministero degli Affari Esteri della Federazione Russa.
Articolo di Andrea Elia Rovera
Pubblicato in data 13/12/2023

Ora che il mondo è impegnato a seguire il conflitto in atto fra Israele e Palestina sta calando l’attenzione su ciò che accade alle porte dell’Europa fra Federazione Russa e Ucraina.

La Rappresentante Ufficiale del Ministero degli Affari Esteri della Federazione Russa, Maria Zakharova, nel suo primo report del mese di dicembre ha tenuto a far sapere al mondo che “i neonazisti ucraini continuano a colpire edifici residenziali e infrastrutture civili nelle regioni russe. A tale scopo viene fatto un ampio uso di armi a lungo raggio fornite dagli Stati Uniti e da altri Paesi della NATO, tra le quali anche bombe a grappolo”.

Per quanti non sanno di cosa si stia parlando, è bene far presente che le bombe a grappolo sono ordigni contenenti, al loro interno, un certo numero di submunizioni che vengono disperse, secondo diversi sistemi, a distanza. A tal proposito è bene dire che il 1 agosto 2010 la Convenzione ONU ha messo al bando l’uso delle bombe a grappolo.

La Zakharova dice che “il 2 dicembre, le forze armate ucraine hanno condotto un attacco missilistico su Lisicansk (LPR), ferendo quattro civili”. Il giorno dopo, “3 dicembre, le forze armate ucraine hanno lanciato più di 30 ordigni su Donetsk, Gorlovka e Makeevka. Sei persone sono rimaste ferite”. Il 5 dicembre, poi, “i medesimi centri abitati sono stati nuovamente presi di mira dai Banderisti”.

A quanti giustificano la cosiddetta controffensiva ucraina va ricordato il vero obiettivo di Zelensky: “uccidere tutto ciò che è pacifico, che esiste in armonia, tutto ciò che non accetta la logica distruttiva che viene imposta agli ucraini dalla NATO e dall’Occidente collettivo. Le forze armate ucraine non cessano di bombardare il territorio della regione di Belgorod. Il 4 dicembre hanno lanciato 66 ordigni su aree popolate, situate all’interno di cinque municipalità”.

E’ interessante vedere come il mainstream dell’informazione taccia queste tematiche e glissi completamente sulla questione. Se la stessa cosa fosse stata fatta dalla Federazione Russa si sarebbero fatti aggiornamenti in tempo reale, a reti unificate!

Maria Zakharova ha tenuto a rassicurare il mondo: “I tribunali della Federazione Russa, basandosi sulle evidenze raccolte, stanno continuando a emettere condanne nei confronti dei neonazisti ucraini che si sono macchiati di gravi crimini contro la popolazione civile. Prosegue il lavoro per la raccolta delle prove dei crimini di guerra commessi dai militanti delle forze armate ucraine”.

La speranza è che questo conflitto termini quanto prima e che la strada della diplomazia e del buon senso trovi presto il primato nelle azioni dei “potenti della terra”.

Ci ripromettiamo di tornare sul tema.

 

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