Con Salvini l'Italia torna a correre. Occupazione in crescita e pių soldi in busta paga.

Breve bilancio fatto dai Parlamentari della "Lega" dopo poco pių di un anno di Governo Meloni.

Dopo poco più di un anno a Palazzo Chigi, la “Lega” di Matteo Salvini tira un bilancio su quanto fatto per i lavoratori, la classe sociale che ha maggiormente votato il Carroccio alle Elezioni Politiche del 2022.

In questi giorni i militanti della “Lega” sono scesi in strada con banchetti e gazebo per informare la cittadinanza di quanto fatto in Parlamento a tutela dei lavoratori italiani. Ne è uscito un quadro incoraggiante.

Dai vertici del Carroccio tengono a far sapere come siano orgogliosi di aver ottenuto un importante taglio del cuneo fiscale, confermando l’aumento fino a 100 euro in busta paga per gli stipendi fino a 35 mila euro.

Questa misura è un atto concreto che si palpa in modo sensibile e che – a differenza degli 80 euro di Matteo Renzi – copre una platea molto più ampia di lavoratori.

In seconda battuta i militanti della “Lega” esprimono orgoglio per l’innalzamento delle pensioni minime ottenuto attraverso una rivalutazione che complessivamente valeva 23 miliardi di euro. I gregari di Matteo Salvini (nella foto a destra) ci hanno detto: “Era doveroso da parte del Governo agire per dare un aiuto alle fasce più deboli della popolazione, quelle maggiormente colpite dall’inflazione”.

Altro traguardo importante portato a casa dalla “Lega” è sicuramente quello dello stop al Reddito di Cittadinanza e l’incremento delle politiche attive del lavoro. Non è stato abbandonato nessuno o, meglio, è stato confermato il sussidio per chi realmente non può lavorare – come le famiglie in stato di bisogno, con minori, disabili o componenti il nucleo con età superiore ai 60 anni -, mentre per chi può lavorare è stata messa a disposizione una piattaforma dedicata alla formazione e alla ricerca di un impiego.

Su questo fronte, poi, sono stati stanziati fondi per dare agli imprenditori dei veri e propri incentivi alle assunzioni. Il Governo ha deciso di mettere uno stop al versamento dei contributi previdenziali per 12 mesi a quei datori di lavoro che decidono di assumere a tempo indeterminato o in apprendistato quanti, fino a ieri, percepivano assegno di inclusione. Lo sconto sul versamento dei contributi scende al 50% per quanti assumono ma con contratti di precariato a tempo determinato.

Queste politiche hanno già dato qualche frutto dal momento che ad agosto 2023 il numero degli occupati superava quello dell’agosto 2022. Stime ISTAT fanno sapere che la crescita occupazionale è calcolabile in un 2.3% con un +523mila nuovi assunti.

Altro dato positivo che sancisce l’ottimo intervento contro il Reddito di Cittadinanza – tanto caro al “Movimento 5 Stelle” – sta nel fatto che rispetto ad agosto 2022, diminuiscono sia il numero di persone in cerca di lavoro (-9.1%, pari a -185mila unità) che il numero degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-3.1%, pari a -398mila persone).

Matteo Salvini, quando decise di sostenere la candidatura di Giorgia Meloni a Palazzo Chigi, chiarì agli italiani che obiettivo della “Lega” era creare migliori condizioni economiche nel breve periodo per arrivare poi a rendere alcuni interventi permanenti e strutturali.

A conti fatti la “Lega” sta mantenendo la parola data e la crescita nei sondaggi non fa che confermare quanto stiamo asserendo.

L’anno prossimo, il 9 giugno, gli italiani saranno chiamati alle urne per esprimere la loro preferenza alle Elezioni Europee 2024. Sosterranno le politiche deboli e filo tedesche del “Partito Popolare Europeo”, quelle filo immigrazioniste del “Partito Socialista Europeo”, o daranno la loro preferenza a chi – in Italia – ha portato a casa importanti risultati sul fronte del lavoro e dell’occupazione?

Seguiremo l’evolversi degli eventi.

 

© 2023 CIVICO20NEWS - riproduzione riservata

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 26/11/2023