Il bambino nascituro è odiato dalle sinistre

Mario Adinolfi non ha dubbi: "L'aborto è diventato lo stendardo ideologico-identitario della sinistra".

Il 2024 del popolo Pro-Life inizia con diverse notizie di buon auspicio sul piano della politica internazionale.

Mario Adinolfi, fondatore del “Popolo della Famiglia”, infatti, in uno dei suoi tanti interventi a difesa della vita, ha tenuto a far sapere che “il 15 gennaio si comincia con le primarie repubblicane in Iowa. Sarà un lungo 2024 in cui si parlerà tanto di aborto ovunque, non negli oltre cento paesi del mondo dove è completamente vietato, ma in quella minoranza di Paesi dove si è deciso di legittimare un atto che da millenni il giuramento di Ippocrate vietava ai medici di compiere. Anche alle europee, visto che l’Ue prova a imporre i diktat abortisti ai paesi dell’Est, a Malta, per certi versi pure all’Italia dove punta a minare il diritto all’obiezione di coscienza. Non ci sarà un’occasione come il 2024”.

Parole importanti che fanno drizzare le antenne di quanti, da sempre o da poco tempo, hanno deciso di investire sulla natalità, sulle nascite, sulla tutela della vita sin dall’atto del concepimento.

La cosa, com’è ovvio, fa invece sobbalzare le sinistre che, in tutti i Paesi del mondo, hanno letteralmente in odio la vita nascente.

E’ sempre Adinolfi (nella foto a destra) che dice: “La sinistra considera accettabile che un nascituro venga soppresso ogni sei nati, che questo avvenga prevalentemente presso gli strati economicamente medio-bassi della popolazione (le Cliniche “Planned Parenthood” negli Stati Uniti si piazzano da bravi razzisti nei distretti a massima densità di afroamericani, che fanno il 40% degli aborti totali, pur essendo solo il 14% degli americani) mentre trova inaccettabile il sostegno finanziario diretto alla maternità ed anche ogni supporto ad una decisione pro-life da parte della donna in dubbio su cosa fare della gravidanza”.

Dati che fanno tremare i polsi, soprattutto, se si considera che stiamo parlando di vite umane!

Ecco perché a pochi mesi dalle Elezioni Europee che si terranno il 9 giugno prossimo, è bene ribadire che “l’essere umano più fragile del mondo, il bambino nascituro, è odiato dalle sinistre che sembrano festeggiare ogni volta che uno ne viene abortito e non sopportano qualsiasi norma che aiuti a non farlo. Se l’aborto è diventato lo stendardo ideologico-identitario della sinistra, il 2024 può essere l’anno di un’offensiva culturale e politica innamorata della difesa della vita a partire da quella dei più fragili”.

Con questi presupposti e queste tematiche, la Campagna Elettorale per accaparrarsi un seggio a Bruxelles si fa interessante.

Noi, come sempre, seguiremo l’evolversi degli eventi e vi terremo informati.

 

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Articolo pubblicato il 11/01/2024