Catania. Gravi minacce alla "Democrazia Cristiana"

Tirato in ballo persino il tremendo omicidio Moro.

Si avvicinano sempre di più le Elezioni Europee 2024 e la Sinistra inizia a temere il ritorno della “Democrazia Cristiana” e la riscossa di un elettorato cattolico non rappresentato ormai da tre decenni.

L’avvento del berlusconismo, infatti, distrusse la politica cristiana e portò quell’ideologia liberale di cui oggi stiamo pagando caro prezzo.

A Catania, capoluogo di provincia della splendida Sicilia, in questi giorni è comparsa una scritta che fa raggelare il sangue. Sulla serranda della Sede della “Democrazia Cristiana” di Piazza Vincenzo Bellini, con vernice nera è stato scritto: “Tutti nella Renault”.

Ad avvertire l’opinione pubblica il Consigliere Comunale Maurizio Mirenda, Capogruppo di “Noi Moderati-Nuova DC” a Catania. Rivolgendosi agli organi di stampa, il politico etneo ha dichiarato: “A ventiquattrore dal primo congresso provinciale di Catania organizzato dalla “Democrazia Cristiana” lo squallore degli autori di questo gesto non lascia spazio ad altri commenti”.

La Redazione dell’Agenzia “ANSA” fa sapere che “Accanto alla scritta, che richiama al ritrovamento del cadavere di Aldo Moro ucciso dalle BR in una Renault, non appare nessun simbolo, né sigla che la “firmi” o se l’attribuisca”.

Sulla faccenda sta indagando la DIGOS della Questura di Catania. Una cosa è certa: chiunque abbia compiuto un simile atto non è rispettoso della memoria dello statista Aldo Moro e non ha considerazione alcuna per il concetto di democrazia.

Pier Liper, esponente locale della “Democrazia Cristiana”, sui suoi canali social, nel pubblicare la foto, ha scritto: “Beata ignoranza. Non trovo le parole per commentare un atto del genere. Un atto intimidatorio che qualifica meglio il suo autore che il destinatario. Rattrista davvero tanto pensare che a oggi sia ancora possibile un pensiero simile. Un motivo in più per diffondere la cultura del confronto anziché dello scontro. E non solo in politica. Andiamo avanti”.

Questi atti sono deplorevoli e vergognosi. Al di là di come la si pensi tutti i soggetti politici hanno il diritto di dire ciò che pensano. Semmai saranno gli elettori a darne la valutazione e il peso nel segreto dell’urna.

Le Elezioni Europee 2024 si prospettano calde e litigiose. Avremo di che narrare.

 

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Articolo pubblicato il 19/01/2024