La Germania riesuma lo spauracchio del Nazismo

Evidentemente il Cancelliere Scholz non si rende conto dei reali problemi dell'Europa.

La pochezza politica della Germania è ormai cosa nota e risaputa.

A Berlino forse non hanno visto le proteste degli Agricoltori e Allevatori alla Porta di Brandeburgo.

Evidentemente il Cancelliere Federale della Germania, Olaf Scholz, non si rende conto di essere sempre più politicamente osteggiato e di non essere più espressione della maggioranza del Paese.

Ecco perché, a pochi mesi dalle Elezioni Europee 2024, in Germania – tutt’a un tratto – il problema sono diventati i “nazisti” di “Die Heimat”, formazione politica “esclusa dal finanziamento pubblico dei partiti per sei anni” su decisione della Corte Costituzionale tedesca.

I cronisti di “TGCOM24” hanno prontamente scritto che “la sentenza, di un genere senza precedenti,  è stata trasmessa in diretta tv dal canale Phoenix. Pur sostanzialmente simbolica dato che il partito ha troppi pochi votanti e quindi non riceve più finanziamenti dal 2021, la sentenza potrebbe influenzare il dibattito su una possibile cancellazione dei fondi pubblici della ben più forte formazione di estrema destra dell’AfD”.

Tutto ciò ha dell’incredibile. Con la disoccupazione alle stelle, immigrazione incontrollata nel Mediterraneo, inflazione ai livelli del dopoguerra, cambiamenti climatici, una guerra in Ucraina, una in Israele e una nello Yemen, per il Cancelliere tedesco il problema è un partito politico con 5.200 iscritti che esiste sin dal 1964 e non ha seggi né al Bundestag, né al Landtag della Baviera né tantomeno al Parlamento Europeo?

Questo, per chi ha a cuore la democrazia, ha davvero dell’inspiegabile.

Agli osservatori più attenti della politica europea non è sfuggito il fatto che questa sentenza ha una paternità politica ben identificabile nella “CDU”, e, più precisamente, nella sua “costola” bavarese: la “CSU”.

Nei mesi scorsi, infatti, Markus Soeder, nel corso di un corposo dibattito pubblico aveva disquisito “sull’opportunità o meno di mettere al bando la formazione di estrema destra che, secondo i sondaggi, sta diventando la seconda forza elettorale in Germania”.

Insomma, cambiano le Nazioni, muta l’idioma ma l’imperativo è sempre lo stesso: inibire chi – a seguito di regolari elezioni – potrebbe assumere la guida del Paese!

Queste Elezioni Europee si stanno facendo interessanti. Retroscena e colpi bassi stanno venendo a galla come le alghe nel bollente mare agostano.

Avremo di che parlare nei prossimi mesi.

 

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Articolo pubblicato il 28/01/2024