Con il leghista Giorgetti economia e fisco verso una giusta ripartenza

Il Paese si prepara alle sfide dei prossimi anni con un pacchetto di interventi a misura di famiglie.

La presenza del leghista Giancarlo Giorgetti nell’Esecutivo di Giorgia Meloni sta permettendo alla “Lega” di portare a casa quelle storiche battaglie che l’hanno portata ad essere il partito di Centrodestra italiano più apprezzato da Marine Le Pen e Vladimir Putin.

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze, da quando in Via Venti Settembre siede Giorgetti, ha cambiato prospettive ed obiettivi.

Con la nuova gestione si punta ad intervenire in primis a sostegno di chi è in difficoltà economica. La “Lega” ha voluto partire da lì. Caro energia, inflazione, costo del lavoro troppo alto, post-Covid.

Giorgetti ha dovuto far fronte a queste emergenze per dare respiro ai redditi più bassi, a chi non riusciva a pagare bollette e dipendenti, a chi aveva un’azienda ferma da due anni. L’esponente del Carroccio ha lavorato per avere un fisco più equo, per dare nuova linfa alle partite iva.

In concreto sono stati prorogati gli aiuti alle famiglie e alle imprese contro il caro bollette per tutto il 2023 e sono stati stanziati ulteriori 1.3miliardi di euro a sostegno delle famiglie per mitigare gli aumenti delle bollette e del prezzo dei carburanti.

Nel pacchetto di azioni volte a sostenere le famiglie il Ministro Giorgetti ha voluto rifinanziare la carta “Dedicata a te” immettendo nel sistema 100milioni di euro, oltre ai 500milioni che erano già stati erogati. Grazie a questo cospicuo intervento tutte quelle famiglie con un ISEE pari o inferiore ai 15mila euro, ed almeno tre componenti, potranno usare la carta anche per acquistare il carburante.

Da “Palazzo delle Finanze”, però, non è tutto. Giancarlo Giorgetti ha fortemente voluto che venisse erogato un super incentivo alle assunzioni che consiste nell’applicazione di una deduzione pari al 120% sul costo del lavoro a tutte quelle aziende che fanno delle nuove assunzioni. La percentuale deduttiva, per gli imprenditori che assumono lavoratrici madri, giovani under30, disabili e cittadini che hanno percepito il Reddito di Cittadinanza, arriva al 130%.

Dati fortemente incoraggianti che fanno capire quanto, per la “Lega”, il sostegno alla piccola e media impresa sia fondamentale per la tenuta dei conti pubblici del nostro Paese.

Altro importante provvedimento di paternità “Lega” sta sicuramente nel braccio di ferro con Bruxelles sul “No plastic e sugar tax”. Matteo Salvini (nella foto a sinistra) e Giancarlo Giorgetti, sin dall’ingresso a Palazzo Chigi, sono stati chiari: “No alle tasse volute dall’Europa e che andrebbero solo a penalizzare le nostre imprese”. I due ne hanno posticipato l’entrata in vigore, con l’obiettivo di eliminarne l’applicazione entro il 2024.

Meno rilevante – ma ugualmente importante per l’elettorato di Destra – il primo taglio al Canone RAI che ha alleggerito le bollette di milioni di contribuenti italiani.

Il 9 giugno prossimo ci saranno le Elezioni Europee 2024. Con questi presupposti la “Lega” rischia di diventare il primo partito italiano per rappresentanza al Parlamento Europeo.

 

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Articolo pubblicato il 03/12/2023